Vasco: "Oggi si aspira più a fare le rockstar che ad esserlo"

"Oggi vedo più l'aspirazione a fare la rockstar che a essere delle vere rockstar. A me sono tutti molti simpatici, sento che sono affezionati alle mie canzoni. Ricambio il loro affetto. Però io sto nel mio rock, che dà libertà e non morirà mai": lo dice Vasco Rossi in una lunga intervista concessa in esclusiva a Il Messaggero, parlando degli artisti di nuova generazione. Il 71enne rocker di Zocca in occasione delle due tappe romane del suo tour negli stadi, stasera e domani allo Stadio Olimpico, dove ad attenderlo ci saranno oltre 120 mila spettatori complessivi, si racconta al quotidiano romano. E dice la sua sui giovani, Sanremo e sé stesso.
Lo scorso novembre, annunciando le date del tour negli stadi, Vasco aveva detto: "Forse me la godo per l'ultima volta". Battuta scaramantica oppure l'idea di appendere il microfono al chiodo lo tenta sul serio? La pensione, fa sapere il Kommandante, può attendere, per ora:
Me la godo sempre come se fosse l'ultima (ride). Sono in perfetta forma e ogni anno cercherò di portare un po' di gioia. Perché ogni anno ci sarà un concerto di Vasco.
Vasco avrebbe potuto partecipare come superospite all'ultimo Festival di Sanremo, per festeggiare sul palco dell'Ariston il quarantennale di "Vita spericolata", la sua canzone più iconica, presentata in gara proprio a Sanremo nel 1983. Ad invitarlo era stato il padrone di casa, Amadeus. Ma la voce di "Albachiara" ha declinato l'offerta e spiega perché:
Amadeus e non solo lui: tutti i direttori artistici passati mi hanno cercato negli anni. Io ci sono andato nel 2005: conduceva Paolo Bonolis e io andai per chiudere un cerchio, restituendo il microfono che mi ero messo in tasca nell''82, l'anno di Vado al massimo. A me la tv piace poco. Preferisco i palchi dei concerti: quando salgo sul palco e la musica comincia per me tutto torna. Lì sono veramente presente.
A Vasco è stato poi chiesto di indicare il nome di un suo possibile erede, tra i colleghi di nuova generazione. E il rocker ha risposto:
Direi che un Vasco Rossi basta e avanza: non mi replicate.
Negli scorsi giorni è stata annunciata l'uscita, prevista per il prossimo autunno, almeno stando a quanto riporta il quotidiano romano, de "Il supervissuto", la prima docu-serie di Vasco Rossi per Netflix. Il rocker racconterà la sua ultraquarantennale carriera in cinque episodi diretti da Pepsy Romanoff, suo braccio destro da anni per quanto riguarda videoclip e film dei suoi concerti.