Rockol30

Sarà un’estate affollatissima di musica, ma non sempre di qualità

In corsa anche Mengoni ed Elodie, Dua Lipa e il trio di Fibra, Bresh e Ernia: le recensioni.
Sarà un’estate affollatissima di musica, ma non sempre di qualità

Sarà così almeno fino a metà giugno: ogni New Music Friday sarà pieno zeppo di nuovi potenziali tormentoni estivi che man mano andranno a prendere posto ai nastri di partenza della corsa. E così dopo Tiziano Ferro, Paola & Chiara, i Kolors, il redivivo Alvaro Soler, pure i Coma Cose e ancora Max Gazzé, Pinguini Tattici Nucleari, Achille Lauro e Rose Villain, mentre Fedez per "Disco paradise" con Annalisa e gli Articolo 31 si inventa un'operazione di marketing inedita, interessante e particolarmente efficace (e nel brano recupera gli Anni '80 citando "Girls just want to have fun" dell'icona Cyndi Lauper), oggi tocca al duo composto da Marco Mengoni ed Elodie e dal trio di Fabri Fibra, Bresh e Ernia posizionarsi in pole position nella corsa al titolo di tormentone. "Pazza musica" e "Parafulmini" guidano il New Music Friday di questa settimana, di cui fanno parte anche i nuovi singoli di Dua Lipa, Fulminacci, Willie Peyote e - udite udite - una versione punk rock di "Dove e quando" di Benji & Fede realizzata da Benji insieme ai Finley (ve li ricordate?). Ecco le recensioni dei singoli usciti oggi.

Marco Mengoni e Elodie - “Pazza musica”

Un antitormentone estivo, lo ha definito il cantante laziale: “Abbiamo fatto un pezzo un po’ pazzo. Con Elodie ci conosciamo da un po’. Aspettavamo l’occasione giusta. Andremo contro i ritmi latini, recuperando influenze afroamericane. È una sfida, spero non sia impopolare”. Non lo è: “Pazza musica” non strizzerà l’occhio ai ritmi latini, ma è un tormentone bell’e buono, con l’ambizione di esserlo e le caratteristiche giuste per diventarlo. A partire da quel riff accattivante di fiati che a qualcuno potrebbe ricordare “Pamplona” di Fabri Fibra e dei Thegiornalisti (tra gli autori della canzone c’è anche Davide Petrella, che sei anni fa firmò la hit del rapper con il gruppo allora capitanato da Tommaso Paradiso). Il botta e risposta tra Marco Mengoni e Elodie, due superstar del pop italiano che per la prima volta collaborano discograficamente, funziona. La canzone è un inno alla potenza salvifica della musica pop: “Ti ricordi quando non c’era nessuno / solo una / pazza musica, pazza musica, pazza musica”. (M.M.)

Ernia, Bresh e Fabri Fibra - “Parafulmini”

Un nuovo tridente, un nuovo potenziale tormentone dove a fare la differenza è il ritornello cantato da Bresh. Dopo il successo dell'album “Io non ho paura” e del suo primo tour nei palazzetti, Ernia torna con nuova musica. A tre settimane dall’uscita di “Lewandowski X”, il rapper milanese si presenta con un brano estivo in compagnia dell’amico di sempre Bresh, uno dei migliori artisti usciti dalla “generazione 2016”, e del pilastro del rap italiano Fabri Fibra. La produzione è di Zef, che ha già lavorato su brani come “La coda del diavolo” di Rkomi ed Elodie, “Farfalle” di Sangiovanni e “Nemesi” di Marracash e Blanco. Caratterizzato da un ritornello potente, da un giro di basso e da un testo ricco di ironia, “Parafulmini” è una traccia che piacerà alle radio e a chi viaggia di notte. (C.C.)

Dua Lipa - “Dance the night”

Archi e linee di basso potentissime: Dua Lipa continua a flirtare con la nostalgia pop. “Dance the night”, dall’album della colonna sonora del film in live action dedicato a Barbie, la bambola più celebre del mondo (uscirà a luglio), sembra un’outtake di “Future nostalgia”, l’ultimo progetto discografico della popstar di origini kosovare. Dietro l’omaggio all’estetica delle hit di fine Anni ’70 (quei coretti fanno tanto “Le freak” degli Chic) c’è naturalmente Mark Ronson, che ha costruito parte della sua carriera proprio sulla nostalgia (dall’omaggio alla Motown di “Valerie” con Amy Winehouse al revival funk di “Uptown funk” con Mark Ronson). Dua Lipa vuole solo ballare, e lo canta a mo’ di mantra. (M.M.)

Fulminacci - “Ragù”

Filippo Uttinacci, l’ultima delle grandi speranza del nuovo cantautorato italiano, è diventato grande e lo canta: “Devo scrivere una hit che non è una hit, sì / per non fare passi indietro e neanche in avanti / e non perdere quel poco di pubblico generalista che mi sono conquistato negli anni”, canta. La canzone, prodotta da okgiorgio (vero nome Giorgio Pesenti, classe 1996, già membro del gruppo elettropop Iside), ormai diventato il braccio destro del cantautore romano, ha un testo ironico, un ritmo irresistibile e trascinante e un ritornello che guarda agli Anni ’70: “Questo brano parla di illusioni, ovvero la struttura portante su cui si regge quasi tutto. L’ho scritto in modo istintivo, senza pensare a uno stile o a una forma, ma con la certezza di vincerci un Grammy”, scherza lui. (M.M.)

Benji & i Finley - "Dove e quando"

I Finley, gruppo musicale pop rock che ha dominato le classifiche nazionali nei primi decenni del 2000, si ritrovano, in modo spiazzante, sulla stessa traccia con Benji, componente, insieme a Fede, di uno duo pop che ha macinato successi e dischi di platino per anni. Benji e i Finley formano così una specie di nuova super band che vuole unire più generazioni. Il primo lavoro è una nuova versione punk rock della hit “Dove e quando” di Benji & Fede, cinque volte Platino. Il risultato? Funziona. È divertente perché completamente inaspettato: un crossover che unisce melodie pop con chitarre elettriche Il sodalizio nasce un anno fa quando Benji assiste a un concerto dei Finley e gli viene chiesto di salire sul palco per cantare tutti insieme una cover dei Blink-182. (C.C.)

Willie Peyote - "Picasso"

Willie Peyote ci ha abituato da sempre a giocare un campionato tutto suo e lo dimostra anche oggi con la pubblicazione di “Picasso”. Un brano nato di getto e pubblicato alla vigilia di una estate che si prospetta affollatissima di musica, non sempre di qualità. Era maggio del 2022 quando è uscito il suo ultimo album, “Pornostalgia”. Ora, a un anno di distanza, l’artista, cantautore e rapper, presenta una traccia d’amore che andrà a dar forma al suo nuovo progetto discografico. È un brano morbido, da cantare, che avrà molta difficoltà a spiccare nel marasma estivo delle hit, ma che non tradisce e non snatura lo spirito di Willie. Lo presenta dicendo: “visti da fuori, così incasinati, sembriamo tutti un quadro di Picasso”, difficile dargli torto. (C.C.)

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.