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Paola & Chiara: l’amore per il metal e per il rock

Chiara andava al Gods of Metal con il chiodo, Paola sognava Brian Molko. L’intervista video
Paola & Chiara: l’amore per il metal e per il rock
Credits: Paolo Santambrogio

C’è una “radice metal e rock” in Paola & Chiara. Le sorelle Iezzi, divoratrici di musica sin da bambine, come molti, hanno avuto un periodo in cui erano innamorate delle sonorità più dure. “Fare pop non vuol dire chiudersi agli altri generi musicali – raccontano le due cantanti – abbiamo sempre ascoltato tantissima musica diversa e, vivendo gli anni ’90 e ‘2000, è stato impossibile non lasciarsi trascinare nei mondi di artisti come i Nirvana o i Placebo”. Nella nostra intervista video, realizzata in occasione della presentazione del loro album “Per sempre”, in cui rivisitano le loro hit più famose coinvolgendo amici e amiche che stimano musicalmente, raccontano quanto anche il metal e il rock sia stato formativo in gioventù. “Chiara andava al Gods of Metal con il chiodo con scritto ‘Metallica’ sulla schiena”, dice Paola. Subito la risposta della sorella con un sorriso: “No, c’era scritto ‘Testament’, anche se i Metallica sono sempre stati il mio gruppo preferito. Anche gli Iron Maiden mi piacevano tantissimo”. Ovviamente poi i punti di riferimento, maturando e trovando la propria strada, sono diventati altri: da Michael Jackson, che hanno avuto l’onore di aprire nel suo ultimo tour, fino a George Michael.

Oggi le sonorità anni ’90 e 2000 stanno vivendo una nuova giovinezza e quel mood, anche nel disco, è rimasto intatto. Nonostante il grande successo di vendite e pubblico, però, per Paola e Chiara, all’inizio non fu tutto semplice. “Abbiamo sofferto, ai tempi, le critiche di una certa intellighenzia musicale – proseguono - alcuni, non tutti, ci liquidavano come ‘ragazzine’. A distanza di tanto tempo, abbiamo fatto pace con quella parte di critica. La critica mette alla prova, fa venire fuori la grinta. Sai che, alla fine, la rimpiangiamo? Oggi si è troppo accomodanti nei confronti degli artisti che funzionano sulle piattaforme di streaming. La critica fa crescere e noi oggi in Italia, a livello musicale, ne vediamo pochissima. Al di là di tutto ciò, per noi questo è un momento di celebrazione eccezionale, di gioia e maturità. Non ci piace pensarla come una rivincita, ma certamente siamo state avanti per i tempi. Questo perché abbiamo sempre guardato più ‘fuori’, a livello internazionale”. Occhiali da sole e sorriso: “Alla fine siamo sempre state due ribelli, abbiamo sempre fatto pop in un Paese bellissimo, che amiamo, ma tradizionalista. Il pop per noi è gioia, inclusione, unione. Il pop può tutto”.

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