Jon Anderson, la più bella voce del prog-rock
Chiunque si sia interessato anche brevemente di progressive music non ha alcuna esitazione nel riconoscere all’ascolto l’inconfondibile voce di Jon Anderson. Nato il 25 ottobre del 1944, fondatore nel 1968 insieme a Chris Squire degli Yes (il gruppo dal quale è uscito e rientrato due volte), nelle sue attività musicali ha collaborato fra gli altri con Vangelis, Roine Stolt e Jean Luc Ponty, e ha prestato la sua voce ai King Crimson (“Prince Rupert awakes” in “Lizard”), Tangerine Dream, Iron Butterfly, John Paul Jones, Gowan, Toto e molti altri. Come solista ha pubblicato quindici album, da ognuno dei quali abbiamo scelto una canzone per omaggiarlo nel giorno del suo settantasettesimo compleanno.
“Ocean song” (dall'album “Olias of Sunhillow”, 1976)
“Some are born” (dall'album “Song of Seven”, 1980)
“Olympia” (dall'album “Animation”, 1982)
“Save all your love” (dall'album “3 Ships”, 1985)
“Hold on to love” (dall'album “In the city of angels”, 1988)
“Amor real” (dall'album “Deseo”, 1994)
“Hearts” (dall'album “Change we must”, 1994)
“Naturemusic” (dall'album “Angels embrace”, 1995)
“Quick words” (dall'album “Toltec”, 1996)
“Born to dance” (dall'album "The Promise Ring", 1997)
“Take a little time out” (dall'album “Earth mother earth”, 1997)
“The more you know” (dall'album “The more you know”, 1998)
“New new world” (dall'album “Survival and other stories”, 2011)
“Ramalama” (dall'album “1000 hands: Chapter one”, 2019)