Massimo Cotto: pagine scelte da "Rock is the answer" (4)
È proprio vero che i rocker sono solo cattivi maestri, guide di perdizione e dolore? Con il suo nuovo libro, in uscita il 14 ottobre, Massimo Cotto compone un "breviario rock" in forma di prontuario filosofico: suggestioni e pillole di saggezza da oltre 150 musicisti di ogni generazione e per ogni gusto.
Per gentile concessione dell'editore Marsilio, anticipiamo qui un florilegio di contenuti selezionati dall'autore.
Non sarò mai felice. Posso provare a rincorrere la felicità, a desiderarla. Ma so che non riuscirò a catturarla. Come posso cancellare quello che ho vissuto? Però ho provato ad accettare il mio destino. Ero arrivata davanti a un bivio: sprofondare o uscirne, crogiolarmi nel dolore o provare a dimostrare che posso diventare adulta anche continuando a sognare come una bambina. Non ho avuto una vita facile e non sogno nemmeno un lieto fine. Se la mia vita fosse un film, il regista non potrebbe certo essere Frank Capra, perché la mia vita non è una cosa meravigliosa. Però sono viva e non ho bisogno di sbattermi per portare a casa il pane per mia figlia.
Sono ricca, ma non ho mai avuto paura della povertà. Negli anni Ottanta vivevo a New York. Volevo fare l’attrice. Non avevo un dollaro. Mi svegliavo la mattina e non sapevo cosa, dove e quanto avrei mangiato. Però scopavo tantissimo. Ancora sapevamo pochissimo dell’Aids e tutti eravamo giovani bohemienne che pensavano solo a divertirsi e portarsi a letto l’America. Ho sempre desiderato diventare una star a Hollywood. Da piccola, mio padre mi portava al festival shakespeariano di Seattle, dove a volte mi chiamavano per fare la comparsa. Sognavo di diventare la nuova Tatum O’Neal. Ho avuto ancora più fortuna: sono diventata famosa come cantante e attrice. So perfettamente che per il 90% delle persone io non sono Courtney Love, ma la vedova Cobain e non cambieranno mai idea. E so che la stessa percentuale pensa che io sia una pazza, drogata, malata di mente, maniaca sessuale, arrogante, dispotica e delinquente. La cosa che mi amareggia non è che lo pensino, ma che chi lo pensa non mi abbia mai incontrata. Sì, diventerò Courtney Love solo quando metteranno il mio nome sulla bara, lì non sarà necessario accostarmi a Kurt.
Courtney Love
Questi testi sono tratti da "Rock is the answer" di Massimo Cotto (Marsilio Editore)
