Cosmo dà l'ultimatum al governo: "Notizie positive sui live o ci prenderemo le strade"
Ha dovuto rinviare a data da destinarsi i tre concerti che avrebbe dovuto tenere a Bologna l'1, 2 e 3 ottobre, per provare a ripartire con green pass (o tamponi), piena capienza e pubblico in piedi e già nella lunga nota diffusa in seguito al rinvio delle date non le aveva mandate a dire al governo. Ora Cosmo dà l'ultimatum all'esecutivo. Mentre diversi artisti - da Calcutta a Salmo, che pure lo scorso mese era finito nell'occhio del ciclone per il concerto con regole pre-pandemia di Olbia - sui social si indignano per le immagini dei comizi che in questi ultimi giorni hanno visto protagonisti della classe politica italiana incontrare gli elettori in contesti in cui le norme anti-Covid sembrano sconosciute, l'ex Drink To Me pubblica tra le sue storie su Instagram un post in cui minaccia di incitare alla ribellione qualora l'esecutivo non dovesse fornire notizie positive sulla ripartenza dei concerti entro la data del 30 settembre.
Nel post, il 39enne musicista scrive senza giri di parole, parlando a nome di tutta la comunità musicale e i suoi fruitori:
Se il 30 settembre dal governo non arrivassero notizie positive su aumento capienze, annullamento del distanziamento e pubblico in piedi ai concerti dovremo uscire da questi cazzo di social e prenderci le strade. Lo scandalo ormai è sotto gli occhi di tutti. Ci siamo rotti il cazzo di fare da capri espiatori.
Con i concerti in programma a Bologna il cantautore piemontese avrebbe dovuto presentare dal vivo i brani inclusi nel suo ultimo album di inediti, "La terza stagione dell'amore", pubblicato a maggio: lo ha concepito anche come reazione alle chiusure e all'impatto che la pandemia ha avuto sui live e non a caso lo ha fatto ascoltare in anteprima piazzando delle casse fuori da locali come il Monk di Roma e il Circolo Magnolia di Milano, trasmettendo tutto in diretta streaming su YouTube. Insieme al disco, Cosmo ha pubblicato anche un manifesto programmatico in cui paragonava la terza stagione dell'amore, ovvero quella delle riaperture post-lockdown, al boom della cultura rave degli Anni '90 e alla Summer of Love. "Se la politica è un equilibrio di visioni, sensibilità ed esigenze, le nostre sono state cancellate. Per Speranza, ma anche per Franceschini, siamo degli alieni", ha scritto, amareggiato, nella nota diffusa qualche giorno fa per comunicare il rinvio delle date bolognesi.