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Salmo spiega come ha organizzato il concerto di Olbia: video

E a Fedez dice: “Sei bravissimo come politico ed è quello che devi fare, te lo auguro”
Salmo spiega come ha organizzato il concerto di Olbia: video

Attraverso una serie di storie condivise sul suo profilo Instagram ufficiale Salmo ha spiegato come ha organizzato il concerto gratuito che lo scorso 13 agosto ha visto radunarsi sotto al palco allestito ai piedi della ruota panoramica del Molo Brin a Olbia, in Sardegna, un pubblico numeroso. A causa della quantità di persone presenti allo show e del mancato rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid, diverse personalità e artisti italiani hanno detto la loro riguardo alla situazione creatasi durante il concerto del rapper sardo - che dopo l’evento aveva già risposto alle polemiche con un post sui social.

Nei filmati condivisi come storia sulla popolare piattaforma social, e ripresi da un utente che li ha pubblicati su YouTube come video unico riportato più avanti, Maurizio Pisciottu - questo il nome all’anagrafe del rapper - è inoltre tornato a replicare alle critiche dei colleghi che hanno espresso la loro opinione sul suo show, tra cui Fedez. 

A proposito di come abbia organizzato il concerto di Olbia, su cui è stata aperta un’inchiesta dalla Procura di Tempio Pausania e su cui oggi si è espresso anche Francesco De Gregori - che in un messaggio condiviso sui social ha detto: “Su Salmo dobbiamo riflettere e non semplicemente condannare la sua trasgressione alle regole. Io gli sono comunque grato per aver richiamato l’attenzione sul fatto che per una partita di calcio si possa stare in 15.000 in uno stadio mentre per i concerti all’aperto c’è un limite di 1000 persone sedute e distanziate” - Salmo ha detto: “Tre giorni prima del live ho fatto piazzare sotto la ruota panoramica, nel centro di Olbia, un piccolo palco. I primi due giorni dovevano esibirsi vari artisti locali. Il terzo giorno toccava a me. Il tutto è stato organizzato sotto falso nome, ovviamente. Infatti nella locandina c’era scritto DJ Treeplo, non Salmo”. Lo scorso giugno sotto il nome di dj Treeplo la voce di “90Min” ha aperto un profilo Instagram e ha - tra le altre cose - annunciato un dj set a Porto Rotondo per lo scorso giovedì 5 agosto. 

Il cantante sardo ha poi dichiarato: “Gli organizzatori e quelli del Comune non avevano la minima idea di chi fosse Dj Treeplo e non sapevano di trovarsi tre o quattro mila persona. Ho comunicato il posto e l’orario tramite messaggio e passaparola, come si faceva una volta. Quindi se vi stavate chiedendo ‘come hai organizzato questo live?’, la risposta è: ‘così’. Non era molto difficile. Bastava usare solo un po’ di fantasia”. Ha aggiunto: “Ora, sarò sincero con voi. Sapevo benissimo di andare incontro a una marea di merda, ma non me ne fregava un cazzo. Ora, che io abbia fatto una cazzata è discutibile: perché il live è stato fatto sotto una ruota panoramica, a dieci metri dal corso dove - essendo una zona turistica - ci saranno almeno dieci mila persone al giorno in giro, tutte ammassate, senza mascherina - anche perché l’obbligo della mascherina in pubblico non c’è più. Se io fossi andato al corso e mi fossi affacciato dal balcone sarebbe stato uguale. Quindi quali sono le regole che ho infranto? Quali sarebbero le regole previste per un concerto all’aperto senza recinzione, senza ingresso, senza biglietti, accessibile a tutti, in centro, vicino a una zona turistica. Prima di cantare sul palco ho detto delle cose importanti al microfono perché la mia idea iniziale era fare una protesta. Poi ho cantato perché è quello che faccio. Cosa dovevo fare, ballare?”.

Salmo, rispondendo nuovamente a coloro che hanno detto la loro sul suo concerto, ha successivamente dichiarato: “E se non avete capito la mia frase in cui ho detto ‘non puoi definirti un artista se non infrangi le regole’, è perché non siete artisti. Alcuni dei miei colleghi non l’hanno pensata come me - ovviamente, ognuno può esprimere la propria opinione - e a loro dico: ‘sappiate che per voi è una sconfitta artistica, perché questa cosa la dovevate fare anche voi’. Perché io mi sono battuto per andare contro a delle idee ridicole. Questa cosa riguarda anche voi, invece voi ve ne state nelle vostre villette a collezionare i vostri cazzo di vestiti di Versace e Gucci e a sbattervene le palle e avete paura di perdere le cose. Rischiate ogni tanto nella vita, battetevi per qualcosa, per la musica. Ma, secondo me, il problema è che della musica non ve ne frega un cazzo. Non avete le palle per rischiare”.

Prima di concludere, il rapper di “Stai zitto” si è rivolto a Fedez, il quale - tra le altre cose dichiarate a proposito dello show di Olbia- ieri aveva fatto sapere di essere stato contattato in precedenza da Salmo per organizzare un’iniziativa finalizzata ad aiutare la sua Sardegna e aveva detto: “Ti ho risposto immediatamente mettendomi a disposizione e ho cercato di coinvolgerti in un progetto comune ma sto ancora aspettando una tua risposta”. Ora Salmo alla voce di “Bella storia” ha indirizzato le seguenti parole: “Fedez, non ho aderito alle tue iniziative - seppur giuste - perché mi stai sul cazzo. E io questa cosa non te l’ho mai nascosta. Però, penso tu sia un ottimo politico, sei bravissimo come politico ed è quello che devi fare, te lo auguro. Ecco perché ti ho chiesto un consiglio su come organizzare delle raccolte fondi per la Sardegna, perché tu in quello sei bravissimo. Però, sono sincero, non volevo avere niente a che fare con te. Questa è la verità e vorrei chiederti se ogni volta che devo discutere con te, devo discutere con un politico o con un artista? A me sembri proprio un politico, non sei un artista. Buone vacanze e fai come se fossi a casa mia”. 

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