I Queen e le 65 ragazze nude in bicicletta per girare un video

16 novembre 1978: durante un concerto dei Queen al Madison Square Garden di New York entrano in scena, durante "Bicycle race", alcune ragazze in topless in bicicletta.

E' una "citazione" del video della canzone, che ispirò anche la copertina del singolo (quella che illustra questo articolo). Originariamente la copertina sarebbe dovuta essere questa:
ma poi si decise di "modificarla" disegnando un paio di mutandine rosse intorno al sedere della ragazza. L'immagine non censurata rimase sulle pubblicità del disco.
mentre all'album "Jazz" venne abbinato un poster con l'intero gruppo di ragazze in bicicletta:

Per girare il video, la band organizzò - il 17 settembre dello stesso anno - una pedalata al Wimbledon Greyhound Stadium, per la quale furono ingaggiate 65 modelle, che girarono più volte - completamente nude - intorno alla pista dello stadio. La prima versione del video fu distribuita in forma "censurata", con le immagini delle ragazze polarizzate per renderle meno nitide e con l'inserimento di sequenze disegnate. La seconda versione, quella originaria che vedete qui sotto, venne distribuita solo nel 2002.
Una leggenda, probabilmente apocrifa, sostiene che quando la band restituì le biciclette che aveva noleggiato per girare il video, la ditta di noleggio pretese che venissero pagati 65 sellini nuovi per sostituire quelli usati dalle ragazze (che, se fossero stati conservati, oggi sarebbero oggetti da collezione).
Ma com'era nata l'idea di "Fat bottomed girls", "ragazze col sederone"? Lo racconta Brian May, autore delle canzone (nel libro "Queen Opera Omnia" di Roberto De Ponti, Giunti Editore):
“Mi erano semplicemente venute in mente una melodia e un po’ di parole.
Poi è diventata una canzone sulle ragazze che dietro le quinte contribuiscono a tenere alto il morale dei musicisti. Le groupies, o come volete chiamarle. Ricordo di aver pensato: ‘Ma perché a tutti piace l’idea di fare sesso occasionale con persone che in altre situazioni non vorrebbero frequentare? Perché ha tanta importanza per loro? Da dove arriva questa idea?’ Poi ricordo anche di essermi detto che Freddie doveva cantarla, e che l’avrei scritta in modo che la si potesse intendere a piacimento. Puoi darle una qualunque connotazione sessuale e non perde affatto di senso. L’ho scritta pensando a Freddie, come si fa quando hai un grande cantante attratto dalle ragazze con il sedere grosso... o dai ragazzi”.
Dal testo, però, sembra che l'ispirazione gli sia venuta da un ricordo d'infanzia:
"Ero un ragazzino magrolino, che non sapeva distinguere il bene dal male, ma conobbi l'amore prima di finire l'asilo, mi lasciarono solo con una balia grande e grassa, che era una vera sporcacciona... ehi, gran donna, hai fatto di me un ragazzo cattivo!"
E il testo conclude:
"Ho suonato con la mia band in giro per tutto il mondo, ho visto decine di bellezze dagli occhi azzurri, ma la loro bellezza e la loro eleganza dopo un po' vengono a noia - portatemi piuttosto delle signore in carne!"
"Fat bottomed girls" e "Bicycle race" sono due canzoni connesse non solo dal fatto di trovarsi sulle due facciate dello stesso 45 giri, ma anche da citazioni incrociate nei testi. Una frase di "Bicycle race" dice "Fat bottomed girls, they'll be riding today, so look out for those beauties, oh yeah!", mentre una frase di "Fat bottomed girls" dice "tirate fuori le biciclette e pedalate!".
Freddie Mercury scrisse "Bicycle race" mentre si trovava in Francia, quando sotto le finestre dell'albergo in cui si trovava vide transitare i corridori del "Tour de France".
PS: Roberto De Ponti, che ne sa una più del diavolo, ci informa che Mercury scrisse "Bicycle race" non in Francia, ma in Svizzera, a Montreux; sempre di ciclisti del Tour de France si trattava, ma quel giorno la "Grande Boucle" aveva sconfinato. Ringraziamo e prendiamo atto...