Pearl Jam, ascolta un’anticipazione di ‘Alright’
Oltre a essere stati costretti a rinviare il tour americano di Eddie Vedder e soci a causa dell’emergenza Coronavirus - anche se il concerto in programma per il 5 luglio all'Autodromo di Imola è tuttora in essere - i Pearl Jam hanno deciso di allietare le giornate dei loro fan, tenuti a stare a casa per tutelare sé stessi e gli altri dalla diffusione del virus, non solo condividendo in streaming oltre 400 concerti della band ma anche regalando ai fan qualche anticipazione in più di “Gigaton”. In attesa dell’uscita del nuovo album della formazione di Seattle, in arrivo sui mercati il prossimo 27 marzo, il gruppo di “Vitalogy” ha condiviso in rete brevi estratti di alcune canzoni dell’ideale seguito di “Lightning bolt”.
Dopo i singoli "Dance of the Clairvoyants" e "Superblood wolfmoon” e , i Pearl Jam hanno prima condiviso sui un’anticipazione del brano “Quick escape” e poi di “Alright” - disponibile nel video riportato di seguito.
La band capitanata da Eddie Vedder - che già lo scorso 14 marzo aveva pubblicato sui social un messaggio di supporto all’Italia - ieri, 19 marzo, ha condiviso su Instagram un nuovo post dedicato al nostro Paese, accompagnato da una testimonianza di Luca Villa di Pearl Jam Online. “Inviamo amore ai nostri amici in Italia”, recita il post condiviso dai Pearl Jam sui social che propone poi il messaggio del fan italiano:
"Mia cognata lavora come infermiera nell'ospedale più duramente colpito dal virus, il Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Stanno contando centinaia di morti, non ci sono più letti in terapia intensiva e medici e infermieri si stanno ammalando. È un inferno assoluto. Ieri un convoglio di camion dei militari ha dovuto raccogliere le bare e portarle in altre regioni perché gli obitori e il crematorio locali non possono più far fronte al numero dei nuovi morti. Inoltre, il numero reale dei decessi correlati potrebbe essere più elevato poiché molte persone con sintomi legati al COVID-19 erano decedute prima degli esami.
Ci sentiamo persi. Impauriti. Impotenti. Potreste aver visto i filmati delle persone che cantano alle loro finestre per scaldare i loro cuori, ma la realtà è molto più cupa e brutale. Qui è una città fantasma, niente più risate dei bambini, niente più tutto, persino una passeggiata all'aperto è un rischio, c'è solo un silenzio di morte tutt'intorno spezzato a volte dalle sirene delle ambulanze."