Elodie ora va contro gli schemi della discografia italiana

La nuova Elodie non ha i capelli rosa e non è esattamente l'interprete raffinata che ad "Amici" cantava i classici della canzone italiana o le ballate sofferte che Fabrizio Moro scriveva per lei. Dopo tre anni di stop discografico la 29enne cantante romana torna sulle scene con un nuovo album, "This is Elodie", che rappresenta a tutti gli effetti un nuovo esordio: chiuso il passato in soffitta, Elodie torna a proporsi al pubblico in una nuova veste. Quella di una popstar contemporanea che più che strizzare l'occhio alle grandi voci femminili della canzone italiana gioca ad essere una sorta di Rihanna italiana, capace di misurarsi tanto con le ballate piano e voce quanto con sonorità urban, hip hop, reggae e soul. Un'evoluzione che la cantante racconterà anche sul palco dell'Ariston, in gara tra i "big" al Festival di Sanremo 2020 con "Andromeda", scritta da Mahmood e Dardust (praticamente due terzi del team dietro al successo di "Soldi": manca Charlie Charles): "Questa canzone l'ho scelta guidata solo ed esclusivamente dall'istinto. È un pezzo strano musicalmente parlando, ma che fotografa questo periodo della mia carriera: dentro c'è il mio presente, ma anche il passato", spiega.
La partecipazione di quest'anno rappresenta per Elodie un ritorno all'Ariston tre anni dopo l'esordio del 2017 con "Tutta colpa mia": "Da allora sono cambiate molte cose", spiega lei. È così: inizialmente seguita dalla stessa squadra di Emma Marrone - che produsse i suoi primi due album - subito dopo la partecipazione al Festival del 2017 la cantante decise di affidarsi a Fabrizio Giannini (storico manager di Tiziano Ferro). Con lui lavorò per qualche mese, poi nel gennaio dello scorso anno le loro strade hanno preso direzioni diverse: "Il rapporto si è chiuso in maniera pacifica. Il fatto è che io volevo fare un determinato percorso e lui invece per me aveva in mente altri progetti", chiarisce Elodie. Oggi a guidare il team dei suoi collaboratori è il dj e conduttore radiofonico Max Brigante, tra i nomi di punta di Radio 105: "Con lui sono riuscita a individuare la direzione giusta da percorrere".
"This is Elodie" racconta tutto quello che è successo nella carriera di Elodie nel corso degli ultimi due anni: lo hanno anticipato i singoli "Nero Bali" (uscito addirittura nel 2018, con Michele Bravi e Gué Pequeno), "Rambla" (con Ghemon), "Pensare male" (con i Kolors, "Margarita" (con il suo fidanzato Marracash) e "Non è la fine" (con Gemitaiz, scritta da Julia Lenti). Dei 70 pezzi provinati, alla fine la cantante ne ha scelti 16, scritti da 45 autori diversi e registrati insieme a 17 produttori. La lista degli ospiti è lunghissima: oltre ai nomi già citati ci sono anche Fabri Fibra e Neffa (il tandem di "Turbe giovanili", tra gli album simbolo del rap italiano, si ricompone in "Mal di testa", e la voce de "La mia signorina" nel finale torna anche a rappare), Margherita Vicario (in "Sposa"), Ernia ("Diamanti") e Generic Animal ("In fondo non c'è", scritta da Levante). La metafora usata da Elodie per raccontare l'album non è originalissima, di questi tempi: "Più che un disco, questo album è ciò che sono io in questo preciso momento. Mi sono divertita a spaziare, passando da un genere all'altro. Potrebbe essere tranquillamente la playlist del mio telefono, anche perché sono fan di tutti gli ospiti e i produttori con cui ho lavorato, che ascolto continuamente".