
Ad ogni compleanno, per gli amici più cari, insieme agli auguri scatta la scelta di un regalo. Se parliamo di un uomo vai sul classico con libri/cd, cravatte e portachiavi (mentre con le donne tutto diventa più complesso...).
Oggi è il compleanno di Mario Venuti, ma vogliamo ribaltare i ruoli e far sì che sia Mario stesso, involontariamente, a regalare a tutti i lettori qualcosa. Gli chiediamo di regalarci la voglia di prenderci un po’ di tempo per riascoltare una parte della sua vita artistica. Festeggiamo così i suoi 56 anni, ripercorrendo oltre trent’anni di musica mentre ascoltiamo alcuni momenti chiave della sua carriera da solista.
Una dozzina di brani che aiuteranno a confermare, se mai ce ne fosse bisogno, come le canzoni di Mario Venuti siano piccoli tasselli di un grande puzzle che racchiude una poetica precisa, personale e riconoscibile. La sua musica ha una struttura che affonda le radici nella tradizione brasiliana, certo, ma ad essere sudamericana è anche la sua capacità melodica, con accenti ritmici che appoggiano il testo in maniera unica su cui arriva una voce morbida a dare calore e colore. ‘Che ne diresti se si andasse a fare un giro in sella a una canzone?’ diceva Mario nel suo brano “A ferro e fuoco”. Un invito che non ci lasciamo ripetere due volte.
Francesco Paracchini (a cura di www.lisolachenoncera.it)