Sulla sua pagina ufficiale di Facebook Vasco Rossi ha pubblicato un'intervista - concessa a TV Sorrisi e Canzoni - dove il rocker di Zocca fa il punto della situazione a pochi giorni dalla pubblicazione del suo nuovo album, "Sono innocente". Accanto a rivelazioni sulla sua vita privata ("[Sono in Puglia] Me l’ha ordinato il medico, dovrei fare tre mesi all’anno di talassoterapia", "Vorrei vivere in città. Io già sto molto nel mio mondo. Se mi isolo anche nell’abitazione divento un eremita. Rischio di diventare matto", "Rasarmi per la prima volta la testa è stato un gesto forte", "Mi piacciono i trattati di psicologia. Era la mia prima passione, volevo fare lo psicanalista, poi ho dirottato sul disc-jokey, chissà perché"), il cantante ha approfittato per offrire un'anticipazione - sebbene piuttosto vaga, date anche le indiscrezioni già trapelate - sui programmi per la promozione dal vivo della sua nuova fatica in sala di ripresa: "Non ci saranno limiti, voglio suonare in tutta Italia. Sono anni che faccio solo poche città, ora ho un nuovo slogan: 'State pure a casa, vengo io a suonare a casa vostra'. Non abbiamo ancora fissato le date, ma ce ne saranno molte".
Per l'occasione è stato anche rivelato un curioso retroscena su uno dei brano inclusi in "Sono innocente": "['Marta piange ancora] L’ho scritta quando avevo 15 anni. Era spuntata su Internet, ma era una copia rubata. L’ho ripresa, l’ho finita e l’ho ricantata: era carina e quella versione si sentiva male. Adesso è un gioiellino".