Già a metà dello scorso aprile, pochi giorni dopo l'esplosione delle bombe di stampo terroristico che avevano funestato la maratona di Boston, i Dropkick Murphys, in pratica la band cittadina, avevano raccolto 65.000 dollari da destinare alle famiglie degli sportivi colpiti. Il gruppo celtic-punk, originario di Quincy, Massachusetts, centro inglobato nell'area urbana della capitale dell'Old Colony State, rende ora noto che la cifra è giunta a 300.000 dollari. Alla somma si è arrivati, grazie alla fondazione che fa capo ai Murphys, il Claddagh Fund (l'anello irlandese claddagh è composto da due mani che reggono un cuore sormontato da una corona), attraverso tre distinte campagne denominate "For Boston". La prima è consistita nella vendita di una t-shirt benefica, la seconda si è manifestata con un concerto all'House of Blues, la terza è stata la commercializzazione di un EP al quale, per il brano "Rose tattoo",
ha partecipato Bruce Springsteen . I trecentomila biglietti verdi andranno alla sessantina di persone coinvolte nell'esplosione e serviranno essenzialmente a saldare i conti degli ospedali.
Il più recente album dei Murphys, "Signed and sealed in blood", è stato pubblicato nello scorso gennaio e ha raggiunto il numero 9 delle classifiche USA.