Credits: Gianni Sibilla
Preceduto da un singolo che è già disco d’oro (25.000 copie vendute per “Io ci sarò”) esce venerdì, forte di già 150.000 copie prenotate, il primo album da solista di Piero Pelù, “Né buoni né cattivi”. Il cantante ne ha parlato mercoledì pomeriggio 19 aprile nel corso di un incontro con la stampa aperto dalla proiezione del video del singolo, che paga un tributo a quello di “Bittersweet symphony” dei Verve, è punteggiato da esplosioni - anche quella dell’interprete! - e termina con una citazione da “Arancia meccanica”, con Piero che fischietta “Singin’ in the rain” tirando calcetti.
Fra le domande rivolte dai presenti, inevitabili quelle sulla separazione da Ghigo Renzulli («La fine della storia coi Litfiba non è stata troppo decorosa: si sarebbe dovuta chiudere in maniera più intelligente e civile. Non potendomi sfogare fisicamente, ho tradotto la mia rabbia in energia più costruttiva»), su eventuali nuovi progetti con gli amici Jovanotti e Ligabue («non dirò niente, abbiamo giurato di parlarne solo quando saremo tutti e tre insieme»), sulla rinnovata collaborazione con Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, che firmano - suonando anche nel disco - la musica di “Il segno” («ritrovarsi è stato emozionante, ci siamo fatti un cannone…»), sulle prossime apparizioni live («sarò a Imola in giugno al Jammin’ Festival, e probabilmente ci sarà con noi anche Maroccolo; per il tour vero e proprio bisognerà aspettare settembre-ottobre»), sui progetti futuri («vorrei produrre alcuni giovani gruppi, ne ho già sott’occhio un paio… e se qualcuno mi proponesse di recitare, mi piacerebbe poter rispondere di sì. Intanto sto lavorando alla sceneggiatura di una possibile trasposizione cinematografica del romanzo “L’inquilino”»).
Per quanto riguarda l’album, e le dichiarazioni in merito di Pelù, ci parrebbe prematuro riportarle prima di averle verificate ascoltando attentamente, e non frettolosamente, il disco (che sarà prossimamente recensito nell’apposita sezione di Rockol). Pelù ha anticipato che gli elementi più importanti del lavoro sono «melodia e ritmo, le armonie sono più standard» e lo definisce come un tentativo di «med-rock», come dire rock mediterraneo.
Nello showcase per la televisione che ha concluso l’incontro, Pelù ha eseguito alcuni dei brani del disco (il più immediatamente accattivante è “Bomba boomerang”, il cui testo è firmato dallo scrittore e attore Alessandro Bergonzoni), oltre a “Pugni chiusi” dei Ribelli (disponibile solo come lato B del singolo “Io ci sarò”) e a “A denti stretti” dei Litfiba.
Ecco la tracklist di “Né buoni né cattivi”: “Taksim blues”
“Io ci sarò”
Toro loco
“Fuori di qui”
“Aquilone”
“Né buoni né cattivi”
“Buongiorno mattina”
“Perfetto difettoso”
“Homo europeus”
“Big-bug”
“Bomba boomerang”
“Il segno”
Fra le domande rivolte dai presenti, inevitabili quelle sulla separazione da Ghigo Renzulli («La fine della storia coi Litfiba non è stata troppo decorosa: si sarebbe dovuta chiudere in maniera più intelligente e civile. Non potendomi sfogare fisicamente, ho tradotto la mia rabbia in energia più costruttiva»), su eventuali nuovi progetti con gli amici Jovanotti e Ligabue («non dirò niente, abbiamo giurato di parlarne solo quando saremo tutti e tre insieme»), sulla rinnovata collaborazione con Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi, che firmano - suonando anche nel disco - la musica di “Il segno” («ritrovarsi è stato emozionante, ci siamo fatti un cannone…»), sulle prossime apparizioni live («sarò a Imola in giugno al Jammin’ Festival, e probabilmente ci sarà con noi anche Maroccolo; per il tour vero e proprio bisognerà aspettare settembre-ottobre»), sui progetti futuri («vorrei produrre alcuni giovani gruppi, ne ho già sott’occhio un paio… e se qualcuno mi proponesse di recitare, mi piacerebbe poter rispondere di sì. Intanto sto lavorando alla sceneggiatura di una possibile trasposizione cinematografica del romanzo “L’inquilino”»).
Per quanto riguarda l’album, e le dichiarazioni in merito di Pelù, ci parrebbe prematuro riportarle prima di averle verificate ascoltando attentamente, e non frettolosamente, il disco (che sarà prossimamente recensito nell’apposita sezione di Rockol). Pelù ha anticipato che gli elementi più importanti del lavoro sono «melodia e ritmo, le armonie sono più standard» e lo definisce come un tentativo di «med-rock», come dire rock mediterraneo.
Nello showcase per la televisione che ha concluso l’incontro, Pelù ha eseguito alcuni dei brani del disco (il più immediatamente accattivante è “Bomba boomerang”, il cui testo è firmato dallo scrittore e attore Alessandro Bergonzoni), oltre a “Pugni chiusi” dei Ribelli (disponibile solo come lato B del singolo “Io ci sarò”) e a “A denti stretti” dei Litfiba.
Ecco la tracklist di “Né buoni né cattivi”: “Taksim blues”
“Io ci sarò”
Toro loco
“Fuori di qui”
“Aquilone”
“Né buoni né cattivi”
“Buongiorno mattina”
“Perfetto difettoso”
“Homo europeus”
“Big-bug”
“Bomba boomerang”
“Il segno”
“Marrakesh serenade”.
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