
Dopo la discografia, i Radiohead, Pitchfork e il pop contemporaneo, il frontman (e oggi unico elemento rimasto della formazione attuale) degli Smashing Pumpkins Billy Corgan ha indirizzato i propri strali mezzo stampa alle reunion celebri. E esemplare, a detta del cantante e chitarrista di Chicago, sarebbe il caso dei Soundgarden, eroi del grunge rimasti in stato di animazione sospesa dal 1997 al 2010 e prossimi alla pubblicazione di un nuovo album di inediti.
"Ci sono questi gruppi che si riformano con un scopo e uno soltanto: quello di fare soldi", ha attaccato Corgan: "Salgono sul palco, suonano le loro vecchie canzoni e per un attimo, nella loro testa, accarezzano l'idea che per loro possa esistere un futuro. In non faccio parte di quel giro, e condanno senza mezzi termini chiunque ne sia coinvolto senza ammettere di farne parte. Quando i Soundgarden sono tornati si sono presentati sul palco a suonare le loro vecchie canzoni. Benissimo, per carità: sono stato un loro grande fan. Ma chiamate la cosa per quella che è: siete tornati per fare ancora un giro prima che sia troppo tardi".
La ragione di tanto biasimo è semplice: giocare solo sul fattore nostalgia potrebbe rivelarsi doppiamente pericoloso. Da un parte, secondo Corgan, si bloccherebbe la naturale evoluzione della musica, e dall'altra si lascerebbe il campo libero ai prodotti omologati da reality musicale.
"Il fatto è che bisogna fare musica per il presente", ha proseguito l'artista: "E' una cosa necessaria per il perpetuarsi dell'evoluzione. Non possiamo affidarci al business della nostalgia per campare: non è solo noioso, ma è anche un pessimo affare. Negli ultimi dieci anni le vendite dei dischi sono calate per tutti, così come il coinvolgimento emotivo degli ascoltatori nei confronti della musica. Ed ecco così arrivare la musica fatta da persone alle quali delle musica non importa un accidenti. Persone alle quali interessa solo la fama e i riflettori puntati: il prototipo di 'American idol', insomma. Persone che non hanno il minimo rispetto per chi è venuto prima, per la tradizione musicale, per gente - la maggior parte della quale purtroppo rimarrà anonima - che ha dato lacrime e sangue per conquistarsi lo status di artista e separarsi dalla mediocrità della massa".