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«HIP HOP - Paolo Ferrari» la recensione di Rockol

Paolo Ferrari - HIP HOP - la recensione

Recensione del 06 mar 2007

(Giunti – 216 pagine, 18 euro)

La recensione

L’hip-hop non è semplicemente un genere musicale, ma un universo. E’ un modo di vivere, è una cultura di origine afroamericana (nata alla fine degli anni Sessanta nel Bronx, NY) che va dalla musica, al cinema, dalle arti visive alla poesia. L’hip-hop è il rap, è il turntablism (manipolazione dei giradischi), è il B-boyng (sbrigativamente chiamata breakdance), è aerosol art (“pittura a bomboletta”).

A questo mondo, nel 1999, Paolo Ferrari, giornalista musicale di riferimento per il genere, dedicò un Atlante Universale Giunti, un volume agile che fece luce sul mondo in questione con particolare attenzione alla musica.
Con “Hip hop” Ferrari (collaboratore de La Stampa e Il Manifesto e autore di “Anomalia Subsonica”, biografia del gruppo torinese) riprende il discorso interrotto, ampliandolo però alle nuove attuali realtà. Il libro è una sorta di enciclopedia che comprende una ricca introduzione storico-critica, le schede di 56 big raccontati con una breve biografia, recensioni e valutazioni dei loro album, un “juke-box” con i dischi da non perdere (esclusi quelli dei big, ovviamente), alcune decine di nomi minori dell’underground, una rassegna hip-hop al di fuori degli States, un capitolo speciale dedicato all’hip-hop in Italia ed alla sua rapida evoluzione ed infine un’appendice dedicata a graffiti, breakdance, cinema, libri e web.
Il volume è corredato da numerose fotografie, illustrazioni, copertine dei dischi e locandine.
“Hip hop” è un’ottima guida per tutti coloro che amano questo variopinto mondo musicale e non, ma anche uno strumento completo e facilmente consultabile per chi vuole avvicinarsi a questa cultura che, volente o nolente, ha segnato e sta segnando i nostri giorni.

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