Amy Winehouse - LIONESS: HIDDEN TREASURES - la recensione

I "tesori nascosti" di Amy Winehouse, tragicamente mancata lo scorso mese di luglio, sono una macedonia di outtakes, versioni alternative, cover e inediti rimasti nei cassetti tra il 2002 e il 2009 e assemblati con perizia dai produttori di fiducia della giovane cantante inglese, Salaam Remi e Mark Ronson. Anticipato dal duetto con Tony Bennett sul sempreverde "Body & soul" e dalla rilettura in chiave rocksteady dell'hit primi anni '60 "Our day will come", "Lioness" recupera reinterpretazioni di altri brani famosi ("The girl from Ipanema", la "Will you still love me tomorrow?" di Carole King), una versione più lenta e swingante di "Valerie", brani del primo repertorio come "Best friends" (spesso proposta dal vivo) fino a una delle ultime incisioni in assoluto, una versione di "A song for you" di Leon Russell che si ispira a quella che ne fece l'idolo di Amy, Donny Hathaway. "Halftime" (risalente al periodo del primo album "Frank") si avvale del contributo di Ahmir Questlove Thompson dei Roots, "Like smoke" del rap di NAS: ma è soprattutto il cocktail di nostalgia, rimpianto e buona musica a proiettare il disco ai vertici del mercato natalizio.