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«LUX ETERNA BEACH - Colapesce e Dimartino» la recensione di Rockol

La musica di Colapesce e Dimartino non è più leggerissima

L'album è candidato ai Rockol Awards 2024

Recensione del 26 dic 2024 a cura di Mattia Marzi

Voto 8/10

La recensione

Fino al 5 gennaio, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2024 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua.  
Qua invece le candidature per i migliori live.

La penna ironica di Colapesce, quella più trasognante di Dimartino, la produzione di Federico Nardelli e Giordano Colombo: il team è praticamente lo stesso della hit del 2021 da cinque Dischi di platino e oltre 350 mila copie vendute, ma a questo giro la musica è tutto tranne che “leggerissima”. Basti ascoltare “La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo”, il brano che apre “Lux eterna beach”, terzo - ed ultimo? - frutto del sodalizio tra i due cantautori siciliani dopo “I mortali” e il film “La primavera della mia vita”: è una canzone che dura sei minuti e mezzo, senza un ritornello, anti-radiofonica, con un titolo lunghissimo che sembra uscire fuori da “Amore e non amore” di Lucio Battisti. Tranquilli, “Lux eterna beach” non è tutto così. Ma quasi.

Interludi, brani strumentali, atmosfere che spaziano dal prog Anni ’70 al krautrock e un rosario di citazioni che è una piccola enciclopedia della canzone d’autore pop italiana, che mette insieme lo stesso Battisti, Battiato, l’Alan Sorrenti più sperimentale e pure Ivan Graziani, la cui voce rivive nell’inedito “I marinai”, trovato dal figlio Filippo in vecchi nastri conservati in casa e affidato a Lorenzo Urciullo e Antonio Di Martino, tra i più grandi estimatori del compianto cantautore tra i protagonisti della scena italiana contemporanea. Se “Lux eterna beach” suona come una reazione al successo martellante di “Musica leggerissima”, dicono Colapesce e Dimartino, l’effetto non è però né voluto né cercato, e infatti in pezzi come la sanremese “Splash” o “Sesso e architettura” tornano a flirtare con groove irresistibili e ritornelli iperpop: “Rispetto a ‘I mortali’, il nostro primo disco, questo secondo progetto è molto più omogeneo. È stato tutto scritto nello stesso periodo, ha un sound ‘unico’, nel senso che non ci sono canzoni che non si amalgamano con le altre, pur avendo strutture diverse”, hanno spiegato loro nella nostra intervista.

Si sente: le undici canzoni contenute in “Lux eterna beach” sembrano suonare come un’unica grande canzone lunga 44 minuti. Ascolti il disco e hai come la sensazione di scrutare in ogni singolo dettaglio e particolare una grande tela realista nella quale convivono i tanti personaggi che popolano i brani dell’album, alle prese con le rispettive mansioni: dal capomastro, la star del porno e l’anestesista che compaiono ne La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d’accordo” (e che sembrano in qualche modo imparentati con il regista, il ragazzo, il dentista, il taxista, la ragazza, la star di “Meri Luis” di Lucio Dalla: tutti in attesa di qualcosa, ma che cosa?) al ragazzo di destra dell’omonima canzone scelta come singolo di lancio dell’album e che tanto ha fatto discutere sui social nei giorni che hanno preceduto l’uscita del disco (il protagonista è un ragazzo che cammina per la città, bomberino d’ordinanza e tirapugni dorato, immerso nella sua solitudine, quella solitudine che fa crescere l’odio: “Non giudichiamo. È una canzone sulla paura, un racconto senza morale che fotografa un Paese diviso in fazioni che però si ritrovano sotto il comune denominatore dell’incomunicabilità e dell’insicurezza”, dicono loro), passando per l’impiegato di “Splash” che sogna di evadere dalla routine quotidiana (il brano è un omaggio a “Un calcio alla città” di Modugno e Riccardo Pazzaglia).

Ma se lo stile è realista, l’ambientazione è metafisica: senza tempo, senza riferimenti, universale. Come il suono del disco, onirico e spaziale. Un non luogo che strizza l’occhio ai quadri di Giorgio De Chirico (come la copertina, ambientata al Gal - Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche di Palermo, ndr), dove tutti i protagonisti delle canzoni trovano una forma di pace. La stessa che cercavano Lorenzo e Antonio in questa fase delle loro rispettive carriere.

Tracklist

01. La luce che sfiora di taglio la spiaggia mise tutti d'accordo (06:20)
02. Sesso e architettura (03:30)
03. Ragazzo di destra (03:51)
04. Splash (03:29)
05. Forse domani (03:35)
06. 30.000 euro (03:35)
07. Considera (03:29)
08. I marinai (feat. Ivan Graziani) (04:06)
09. Cose da pazzi (04:13)
10. Neanche con Dio (03:53)
11. Lux Eterna Beach (04:16)

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