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«CHIAMAMI QUANDO LA MAGIA FINISCE - Tropico» la recensione di Rockol

Tropico-Petrella e la canzone napoletana, rivisitata

L'album è candidato ai Rockol Awards 2023

Recensione del 09 dic 2023 a cura di Mattia Marzi

Voto 7/10

La recensione

Fino al 29 dicembre, ripubblichiamo le recensioni dei dischi candidati ai Rockol Awards 2023 nella categoria "Miglior album italiano": è possibile votare qua. 
Qua invece le candidature per i migliori live.

“Chiamami quando la magia finisce” ha un pregio: quello di non suonare come il disco di uno che di solito scrive canzoni per altri e che ha l’ambizione - o la velleità, in certi casi - di diventare egli stesso interprete dei propri pezzi, non accontentandosi di stare nella “stanza dei bottoni”. Del resto Davide Petrella, in arte Tropico (nome d’arte “nato a Cuba dopo una serie di coincidenze che ho preso come dei segni”, scelto per differenziare l’attività come cantautore da quella come semplice autore), ha la fortuna di avere un’identità forte, precisa, ben definitiva e riconoscibile. Prima che Cesare Cremonini lo scoprisse - su MySpace: altri tempi - nel 2014, scegliendolo di fatto come suo partner di scrittura, Petrella ha macinato chilometri sul furgone girando l’Italia in lungo e in largo on the road con la sua band, Le Strisce (li avevamo ospitati anni fa a Rockol, dove avevano suonato pure una cover di Tom Waits), arrivando pure ad un passo dal partecipare tra i giovani al Festival di Sanremo come solista.

Anche dopo essere entrato - come direbbe Bugo - “nel giro giusto”, cominciando a sfornare una hit dietro l’altra per più o meno tutti i protagonisti del pop italiano, da Fedez e J-Ax ai Kolors, da Elodie a Marco Mengoni, da Emma a Fabri Fibra, passando per Gianna Nannini, Fred De Palma, Elisa e Coez, Tropico-Petrella non ha mai messo da parte il suo progetto: “Chiamami quando la magia finisce” arriva a distanza di due anni dal precedente “Non esiste amore a Napoli” ed è un disco che conferma la capacità del (cant)autore napoletano di arrivare a tutti, comunicando intenzioni e sentimenti con un’ampia gamma di sfumature e lessico, alternando la scrittura in italiano a quella nel dialetto della sua città, riportato nelle classifiche prima dal fenomeno Liberato e poi dall’exploit di “Mare fuori”.

Le quattordici tracce che compongono “Chiamami quando la magia finisce” sono i tanti pilastri di un ponte che collega passato e presente, pop e canzone d’autore, con un gusto per il funky d’annata e richiami alle atmosfere del Neapolitan Power: si passa dalla contemporaneità e dai toni urban di brani come “Televisione” (con la voce di Mahmood, per il quale Petrella ha composto pezzi come “Klan”, “Zero”, “Dorado”, “Barrio” e “Calipso”) alla profondità di “Nun ce sta poesia”, passando per tracce dalla produzione futuristica ma allo stesso tempo vintage come “Fantasie” (con echi del Battisti degli Anni ’80) ad altre più intime e semplici come “Zona nord” (con Franco126) o “Fiore” (con Joan Thiele).

Ma il vero gioiellino del disco è l’ultimo pezzo, “Anema e notte”, presente in due versioni, una delle quali caratterizzata dall’interpretazione sorprendente di Madame, che canta per la prima volta in dialetto partenopeo: una piccola perla ipnotica, registrata solo voce e chitarra classica, che porta gli standard della canzone napoletana nel futuro. 

Tracklist

01. Piccolo Buio (04:07)
02. Fantasie (feat. Cesare Cremonini) (03:26)
03. Ubriachi di Vita (03:44)
04. Zona Nord (feat. Franco126) (03:42)
05. Che Mme Lassat' A Fa (03:18)
06. Nun Ce Sta Poesia (03:44)
07. Televisione (feat. Mahmood) (03:34)
08. Gotha (03:39)
09. E Cose Ca Fann Sunnà (03:31)
10. Chiamami Quando La Magia Finisce (04:23)
11. Fiore (feat. Joan Thiele) (03:06)
12. M'arricordo e Te (feat. Raiz) (03:52)
13. È Importante Avere Una Visione (04:18)
14. Anema e Notte (02:04)
15. Anema e Notte (feat. Madame) (04:09)
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