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«ELECTRIC DÉJÀ-VU - Punkreas» la recensione di Rockol

Un “Electric Déjà-Vu” a tutta velocità con i Punkreas

Tra critica sociale e sensibilità, la band riconferma la propria personalità con un nuovo album

Recensione del 12 apr 2023 a cura di Elena Palmieri

Voto 7/10

La recensione

Album di inediti numero dodici per i Punkreas, che dopo aver celebrato oltre trent’anni di carriera con il tour “XXXe…Qualcosa”, ripropongono la loro personalità, la loro critica sociale e sensibilità con il nuovo album “Electric déjà-vu”. Messi da parte gli arrangiamenti acustici portati avanti negli show e nel disco “Funny goes acoustic”del 2021, la storica band della provincia di Milano torna a sonorità piene e presenta un disco radicato nel punk rock e hardcore melodico, dove non mancano dddd non inedite per il pubblico della formazione di .

“Electric Déjà-Vu”

Il gruppo formato dagli irriducibili Angelo "Cippa" Caccia, Paolo "Noyse" Pomponio e Gabriele "Paletta" Mantegazza insieme ad Andrea "Endriù" Botti e Paolo "Gagno" Raimondo, ha in parte lavorato sul nuovo progetto discografico prima dell’arrivo della pandemia. In “Electric déjà-vu”, realizzato con il produttore Roberto “Rhobbo” Bovolenta, i Punkreas fotografano quindi lo scenario degli anni recenti confermando impegno e attenzione verso tematiche attuali e critica sociale. Il filo conduttore delle undici tracce del disco è il concetto di “déjà-vu”, in riferimento al ripetersi nel corso della storia di situazioni paragonabili ad avvenimenti precedenti. La band traccia così una linea di continuità tra politica, economia, cultura, lotta sociale odierne e remote, scegliendo metafore e immagini del passato o toni canzonatori e provocatori. I due singoli pubblicati come anticipazione, “Le mani in alto”, che ha anche il compito di aprire l’album, e “Tempi distorti”, avevano già dato un’idea della direzione di “Electric déjà-vu”. Tra la frenesia degli strumenti ispirati all’hardcore melodico californiano e le sonorità più accattivanti, i Punkreas invitano a fare un “salto dritto nel vuoto” e prendono di mira la sparizione di luoghi e cose rilevanti, come i negozi di dischi a Milano. “Electric déjà-vu” muove inoltre la critica contro l’insensatezza dei conflitti armati con “I signori della guerra” e verso l’ipocrisia dei benpensanti e del governo attuale con “Uomo Medioevo”, tornando a condannare la presente situazione politica italiana in altre tracce, tra cui “Déjà-vu”.

A tutta velocità

Con le sue undici canzoni per trentacinque minuti di musica, “Electric déjà-vu” si costruisce su suoni frenetici ma accattivanti, batterie veloci, chitarre distorte e spunti di altri stili che rispecchiano l’anima dei Punkreas e la loro personalità inconfondibile. Dalla ritmica dinamica e fulminea del brano che apre l’album, passando per “Dai Dai Dai (Die Die Die)” con Giancane, fino a “Giorno perfetto”, l’energia attraversa tutto il disco, che non perde mai piglio e velocità. Con la collaborazione su “Disagio” di Raphael, oltre che di Fabrizio Sferrazza e Diego Servetto, arrivano anche delle sensazioni reggae dalle trombe e dal ritmo cadenzato che caratterizzano il brano. La partecipazione di Francesco Moneti e Franco D’Aniello dei Modena City Ramblers, invece, colora la fine del viaggio in “Il prossimo show”, dove venature folk fanno la loro comparsa. Si chiude così “Electric déjà-vu”, un lavoro all’altezza delle aspettative e che riconferma i Punkreas nella loro essenza. La band offre così del nuovo materiale che saprà rendere anche onore alla vera dimensione del gruppo dal vivo, protagonista del tour in corso a presentazione del disco e partito lo scorso 1 aprile dall’Alcatraz di Milano.

Tracklist

01. Le Mani In Alto (03:19)
02. Dai Dai Dai (Die Die Die) (feat. Giancane) (02:51)
03. Non C'è Più Tempo (03:05)
04. Battaglia Persa (02:37)
05. Tempi Distorti (04:08)
06. Déjà-Vu (03:32)
07. I Signori Della Guerra (03:12)
08. Disagio (feat. Raphael) (03:45)
09. Giorno Perfetto (03:18)
10. Uomo Medioevo (02:45)
11. Il Prossimo Show - Electric Version (02:36)
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