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«THE SMILE (LIVE AT MONTREUX JAZZ FESTIVAL, JULY 2022) - Smile» la recensione di Rockol

La musica libera degli Smile

La band di Thom Yorke, Johnny Greenwood e Tom Skinner pubblica un album dal vivo

Recensione del 14 gen 2023 a cura di Ernesto Assante

Voto 8/10

La recensione

Se c’è una cosa estremamente affascinante della musica dei nostri giorni è la libertà da schermi, etichette, generi, stili. Musica che può essere, ed è, talmente libera da condizionamenti e da definizioni che è proprio nella sua indefinitezza che si caratterizza di più.

Come nel caso della bellissima e affascinante proposta degli Smile di Thom Yorke, Johnny Greenwood e Tom Skinner, trio che pur avendo radici solidissime nella musica dei Radiohead (e in parte ovviamente in quella dei Sons of Kemet), sfrutta quelle stesse radici per sradicarsi ancora di più e far crescere la propria ipotesi in un territorio sonoro che non vuole avere limiti e confini. Dal vivo questa libertà si manifesta in tutta la sua bellezza, come dimostra perfettamente il conciso e intenso album che il trio ha da poco pubblicato, “Live At Montreux Jazz Festival, July 2022”, registrato quindi in una dimensione assolutamente diversa da quella ‘ampia’ del pubblico dei Radiohead, quella decisamente più intima e raccolta di un festival in cui il jazz è solo un canovaccio e la creatività e l’arte sono celebrate con assoluta libertà, appunto.

L’album è il necessario completamento di “A light for attracting attention”, ottimo album della band, perché consente di approcciare la musica del trio in maniera più diretta, meno concettuale, più ‘viva’, se ci si consente il gioco di parole, priva di tutte le sofisticazioni che lo studio di registrazione consente e anche del lavoro, sempre prezioso di Nigel Godrich dietro al banco di regia.

Il che se da una parte semplifica l’accesso alla band, dall’altra necessità di abilità personali non indifferenti, che dal vivo vengono magnificamente esaltate, soprattutto quelle di Skinner, in grado di rendere semplici cose complicate e di fare quando serve anche il contrario, dando al tutto una pulsazione ritmica essenziale. I tre negli otto brani che compongono l’album offrono il meglio di se stessi, soprattutto Yorke e Greenwood, che si divertono costantemente a scambiarsi i ruoli e gli strumenti, divertendosi e partecipando alla costruzione del suono in una maniera dinamica e vitale. La ricchezza del disco in studio dal vivo diventa magma in movimento, non c’è nulla che sia stabile ma nulla, allo stesso tempo, che abbia l’apparenza dell’incertezza, gli Smile suonano come se avessero tra le mani la possibilità di salvare la musica, e quindi in questo modo la affronta, con la dolcezza e il rumore, usando il dub o il dream pop a seconda delle necessità, passando la mano per accarezzare il jazz (in fondo siamo comunque a Montreux) e scivolare nell’elettronica, colpendo al cuore con aria punk o dialogando con il sax di Robert Stillman, tutto live, poco o nulla passa da campionamenti o computer.

Dare un nome a questa musica non è necessario, anzi, sarebbe un modo per limitarne l’impatto e la contemporaneità: se i Radiohead illuminano splendidamente il caos odierno, gli Smile guardano già oltre il caos e provano a immaginare un mondo diverso. Un mondo nel quale è bello perdersi anche e soprattutto in questa dimensione live, che arricchisce di nuove emozioni brani come “Pana Vision”, il bellissimo “The Opposite” o il ‘medley’ tra “Free in the knowledge” e “The Hairdryer”. Otto brani in tutto, quanto basta per aprire una finestra e guardare fuori, per incrociare con gli occhi davvero la luce, e in questo caso veramente il suono, per attrarre l’attenzione sulla bellezza e sull’arte della musica.

Tracklist

01. Pana-vision - Live at Montreux Jazz Festival (04:16)
02. Thin Thing - Live at Montreux Jazz Festival (04:24)
03. The Opposite - Live at Montreux Jazz Festival (03:18)
04. Speech Bubbles - Live at Montreux Jazz Festival (03:53)
05. Free In The Knowledge / A Hairdryer - Live at Montreux Jazz Festival (11:53)
06. The Smoke - Live at Montreux Jazz Festival (04:04)
07. You Will Never Work In Television Again - Live at Montreux Jazz Festival (03:10)
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