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«ABC - Jackson 5» la recensione di Rockol

“ABC” dei Jackson 5: un album e un gruppo nella storia

Un assaggio di un talento puro che il Re del Pop avrebbe manifestato più di dieci anni dopo...

Recensione del 13 dic 2022 a cura di Redazione Soul

Voto 9.5/10

La recensione

C’era un problema, a Detroit: gli anni Sessanta erano finiti e, forse, anche il suono Motown aveva fatto il suo tempo. Peggio ancora: a partire dai Beatles – il benchmark dell’industria musicale – erano ormai anni che la musica era entrata nell’era dell’album, mentre la label di Berry Gordy Jr. aveva proliferato grazie a un mondo di singoli, cover e LP pieni di filler. I Temptations cominciavano ad avere il fiato corto e i due campioni dell’etichetta - Marvin Gaye e Stevie Wonder – erano focalizzati su un drastico cambio di direzione, che avrebbe portato frutti dolcissimi (ma, nel 1970, nessuno lo sapeva ancora).

Ma c’era una soluzione: i Jackson Five e The Corporation.

Jackson 5

Jackie, Jermaine, Marlon, Michael e Tito erano un quintetto vocale che aveva debuttato nel 1969 con il primo album “Diana Ross Presents the Jackson 5”. Per quanto fosse un esordio, tuttavia, in quel momento i fratelli erano già una squadra rodata da un periodo di preparazione pluriennale: erano super allenati e pronti a competere e a vincere. Forgiati dal padre-padrone Joe, un metalmeccanico che viveva con loro e la madre in quel di Gary, in Indiana, erano nati come gruppo nel 1964 con il nome di “Ripples & Waves Plus Michael”, poi cambiato in “The Jackson Brothers”. Michael Jackson aveva 5 anni e suonava le congas.

Nel 1967 sbaragliarono la concorrenza in una serata per giovani talenti all’Apollo di Harlem: per intercessione, tra gli altri, di due star come Gladys Knight e Diana Ross, la Motown mise il gruppo (che era legato alla Steeltown Records) sotto contratto per sette anni: era il 1968, debuttarono un anno dopo come sopra accennato e il loro primo singolo, “I Want You Back”, schizzò al primo posto in classifica.

The Corporation

La Società (The Corporation) fu fondata appositamente per scrivere in esclusiva per i Jackson 5 e iniziò firmando "I Want You Back": non soltanto un debutto da primo posto, ma uno stampino dal quale sarebbero stati ricavati altri due brani vincenti - “ABC” (il singolo) e “The love you save”.

The Corporation contava quattro componenti: Berry Gordy, Alphonso Mizell, Freddie Perren e Deke Richards. Il primo, patron della label, aveva messo in piedi la squadra sia in coerenza con lo stile che aveva fatto della Motown un successo – l’etichetta aveva di fatto brevettato i team specializzati in scrittura e produzione (come The Clan, che aveva lavorato ad hoc per Diana Ross and the Supremes) - sia per reagire alla fuoriuscita del trio stellare di autori Holland–Dozier–Holland che, alla fine del 1967, si era messo in proprio con la Invictus Records e la Hot Wax Records.

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ABC

Non è mai ovvio che il secondo album – quello che, spesso, segna una crisi dopo un debutto di successo – faccia meglio del primo. Ma fu esattamente il caso di “ABC”, pubblicato nel 1970 con un gruppo il cui frontman aveva11 anni.  Il materiale era di primissima qualità, la formazione constava di adolescenti e pre-adolescenti già veterani e il mondo era pronto per una sorta di bubblegum soul che riempisse il vuoto tra l’epoca d’oro del genere che volgeva al termine e l’avvento del funk di lì a pochissimi anni.

La title track e il doppio lato-A "The Love You Save" / "I Found That Girl" conquistarono la vetta della classifica, scalzando dal primo posto i Beatles e facendo titolare al Rolling Stone Magazine, in occasione di un loro concerto a New York: “Jackson Five: The biggest thing since the Stones”.

"The Love You Save" e "ABC", come detto, sono in debito nella struttura, nello stile e nel suono con la precedente smash hit “I want you back” e vedono Jermaine e Michael duettare al meglio: il fratello maggiore è il soul singer originale della famiglia e, nonostante il fratellino già getti su di lui un’ombra incombente, riuscirà a ricordarlo al pubblico specialmente in "I Found That Girl".

Tra le cover di alto lignaggio contenute nell’album, tre spiccano sul resto: "(Come 'Round Here) I'm the One You Need" di Holland-Dozier-Holland, resa celebre da Smokey Robinson & the Miracles; "I'll Bet You" di George Clinton e "Never Had a Dream Come True" di Stevie Wonder, in cui Michael, oltre a non sfigurare, pare raccogliere il testimone di bambino prodigio dell’etichetta.

E c’era un altro testimone che veniva passato da un’altra mano di casa Motown alla manina di Michael: quello del gruppo principe dell’etichetta, i Temptations. Non solo un riferimento come band vocale per i Jackson 5, ma – nello stile e nel mestiere di David Ruffin – anche un modello di soul singing per  MJ.

Un album e un gruppo nella storia

“ABC” ebbe il merito di sdoganare il modello-album per una Motown allora in seria difficoltà, contribuendo ad abbandonare la moda dell’LP composto da due singoli radiofonici e da filler in abbondanza. Per i Jackson 5 rimane un disco insuperato, il loro migliore in assoluto; per Michael Jackson fu un cenno della grandezza che avrebbe scaricato a terra soprattutto 12 anni dopo, ed a seguire; fu un assaggio di un talento puro e la rivelazione di una maturità che definire precoce è meno che il minimo.

Produzione, arrangiamenti e brani di livello sopraffino al servizio dell prototipo di decine di boy band che si sarebbero contese le attenzioni dei giovanissimi per decenni a venire.

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Tracklist

01. The Love You Save (02:59)
02. One More Chance (02:56)
03. ABC (02:54)
04. 2-4-6-8 (02:55)
05. (Come 'Round Here) I'm The One You Need (02:40)
06. Don't Know Why I Love You (03:46)
07. Never Had A Dream Come True (02:57)
08. True Love Can Be Beautiful (03:24)
09. La La (Means I Love You) (03:27)
10. I'll Bet You (03:16)
11. I Found That Girl (02:56)
12. The Young Folks (02:49)

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