Demetrio Stratos, esce su vinile il suo ultimo lavoro

L’etichetta Die Schachtel presenta una delle sue pubblicazioni d’archivio più significative dal punto di vista storico: “Satyricon ’79”, che comprende registrazioni perdute e mai pubblicate prima tratte dalle composizioni per il teatro di Demetrio Stratos, create per la rivoluzionaria produzione “Satyricon” del Teatro dell’Elfo di Milano nel 1979.
Ultima opera di Stratos prima della sua prematura scomparsa, dimenticata per quasi mezzo secolo e ora pubblicata in due edizioni in vinile, è un audace collage sonoro che viviseziona e ricompone musica di compositori sperimentali (James Fulkerson, David Behrman, Joan La Barbara), fonti etniche (il Kecak balinese, il flauto Nay turco, la cornamusa jugoslava), registrazioni di canti di balene, tecniche vocali estese e interventi sintetici di Paolo Tofani su nastro magnetico.
“Satyricon ’79” raccoglie registrazioni perdute e mai ascoltate prima, tratte dalle composizioni di Stratos per la storica produzione teatrale del 1979 diretta dal Teatro dell’Elfo — l’ultima opera creata dal compositore e cantante durante la sua troppo breve vita. Quasi del tutto dimenticato e sconosciuto, questo capolavoro finale riaffiora alla coscienza pubblica dopo quasi cinquant’anni, fondendo tecniche vocali estese, strumenti balinesi, interventi elettronici visionari e registrazioni pionieristiche di canti di balene con risultati radicali.
Come spiegò lo stesso Stratos:
“L’operazione musicale compiuta sul ‘Satyricon’ è particolare: il compositore-musicista qui non compone, ma prende musica già fatta, la viviseziona, la fonde, interviene e la ricompone su nastro magnetico. La struttura del significante, dal punto di vista morfologico, si presenta come un collage concettuale.”
Evento teatrale immersivo, concepito per inaugurare la storica sede del Teatro dell’Elfo nel 1979, “Satyricon” segnò una svolta radicale per la compagnia, fino ad allora nota per il teatro di strada. Stratos, insieme al collega degli Area Paolo Tofani, operò in uno spazio scenico trasformato — un’arena lignea con pavimento di sabbia — per scolpire un universo sonoro immersivo che sovvertiva le funzioni convenzionali della musica di scena.
Invece di semplice accompagnamento, la musica divenne una drammaturgia sonora autonoma.
Probabilmente la più complessa e ambiziosa tra le registrazioni di Stratos — e un’anticipazione di ciò che avrebbe potuto realizzare — “Satyricon ’79” fu anche la sua ultima composizione. Poco dopo le rappresentazioni, infatti, Stratos venne ricoverato per la malattia che lo avrebbe portato alla morte, a soli 33 anni.
Pubblicato da Die Schachtel in due edizioni limitate — una edizione deluxe da collezione di 200 copie, con certificato numerato a mano, LP in busta interna anti-polvere, grande poster e un libro di 60 pagine in formato LP in inglese; e una edizione standard di 300 copie che include LP e poster — questa opera sonora, restaurata e rimasterizzata dai nastri analogici originali, rappresenta un tassello cruciale nella vita e nell’opera del più importante e visionario vocalista sperimentale italiano.