Ozzy Osbourne, una morte tra enigmi e misteri

Il 5 luglio scorso si era esibito davanti a 50 mila fan adoranti al Villa Park, lo stadio di casa dell'Aston Villa, a Birmingham, con uno show d'addio intitolato "Back to the Beginning", "Ritorno agli inizi". All'evento avevano partecipato amici e colleghi come i Metallica, i Guns N' Roses, gli Slayer, i Tool, i Pantera e gli Alice in Chains e per l'occasione si erano riuniti dopo vent'anni i Black Sabbath. Ozzy era emerso da una botola verso la fine della lunga maratona, sul suo imponente trono nero, scolpito con un'enorme sagoma di pipistrello, simbolo del regno del Principe delle Tenebre: «Non avete idea di come mi senta in questo momento. Grazie dal profondo del mio cuore. Siete tutti speciali», aveva detto ai suoi seguaci il re dell'heavy metal. A distanza di diciassette giorni da quello show Ozzy Osbourne è morto. E quello che era stato presentato come il suo show d'addio alle scene all'indomani della sua scomparsa assume i (macabri, ma del resto parliamo del Principe delle Tenebre) contorni di un funerale organizzato.
Ozzy Osbourne era malato da tempo. Nel 2020 aveva rivelato al mondo intero di essere affetto dal morbo di Parkinson, malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce principalmente il sistema nervoso e i movimenti. Ozzy aveva ricevuto una prima diagnosi nel 2003 dopo un incidente in quad che aveva rivelato problemi neurologici latenti, ma la conferma di una forma avanzata di Parkinson di tipo 2 era arrivata solo nel 2019. Oltre a fare i conti con il morbo di Parkinson Ozzy da anni lottava anche con un tumore a una vertebra, scoperto durante un intervento chirurgico alla colonna vertebrale sempre nel 2019. I problemi di salute lo avevano costretto negli ultimi anni ad annullare diversi show.
Nonostante i dolori e il disagio della malattia, Ozzy Osbourne aveva deciso di dare il massimo per farsi trovare pronto all'appuntamento del 5 luglio, annunciato dalla moglie Sharon lo scorso 5 febbraio. L'entourage del rocker aveva messo su per l'occasione una vera e propria equipe medica alla quale aveva affidato il compito di monitorare ogni giorno, tutto il giorno, le condizioni di salute del frontman dei Black Sabbath: «Ho questo trainer che aiuta le persone a tornare alla normalità. È dura, ma è convinto di potercela fare per me. Sto dando tutto quello che ho. Ho la testa impazzita. Sarei morto prima di iniziare gli esercizi, quindi cerco di mettere questo aspetto in secondo piano», aveva detto Ozzy lo scorso giugno, un mese prima dello show.
Nell'ultima intervista rilasciata prima della sua morte, alla vigilia dello stesso mega-concerto di Birmingham, Ozzy aveva parlato dello show come di «un bel modo di andarsene»: «È il mio ultimo bis, la mia occasione per ringraziare i miei fan per avermi sempre supportato e per essere stati lì per me». La rockstar aveva poi fatto sapere che il ricavato dello show sarebbe andato a sostegno del Cure Parkinson's, del Birmingham Children's Hospital e dell'Acorn Children's Hospice, un hospice pediatrico sostenuto dall'Aston Villa, la sua squadra del cuore.
Nel 2023 in un'intervista concessa all'edizione britannica di Rolling Stone il Principe delle Tenebre, logorato dalla malattia, aveva detto di non temere la morte. Non solo, aveva anche rivelato di considerare il suicidio assistito: «Non ho paura di morire, ma non voglio avere un’esistenza lunga, dolorosa e miserabile. Mi piace l’idea che se si ha una malattia terminale, si può andare in un posto in Svizzera e fare le cose in fretta. Ho visto mio padre morire di cancro». Già nel 2007 nel suo libro "Survivor: My story - The next chapter" Sharon Osbourne aveva raccontato che lei e suo marito avevano concordato di chiedere assistenza a un'organizzazione svizzera che supporta il suicidio assistito se uno dei due avesse sviluppato problemi cognitivi: «Crediamo al 100% nell'eutanasia, quindi abbiamo predisposto un piano per andare in un centro di suicidio assistito in Svizzera se mai dovessimo avere una malattia che colpisce il cervello».
La morte di Ozzy Osbourne è stata annunciata ieri sera dalla famiglia con una nota prima affidata alle agenzie di stampa e alle testate britanniche e poi condivisa sui canali social ufficiali del re dell'heavy metal. Nella nota non si specificava il luogo del decesso dell'artista: «È con una tristezza che le parole non possono esprimere che dobbiamo annunciare che il nostro amato Ozzy Osbourne è mancato questa mattina. Era con la sua famiglia, circondato dall'amore», hanno scritto Sharon Osbourne e i figli Jack, Kelly, Aimee e Louis, salvo poi aggiungere «chiediamo a tutti di rispettare la privacy della nostra famiglia in questo momento». Poche ore prima sui canali social ufficiali di Ozzy era apparso un post, senza didascalia: un'immagine della locandina del concerto del 5 luglio scorso, scattata nel backstage del Villa Park.
Il 10 luglio scorso, cinque giorni dopo lo show a Birmingham, Ozzy Osbourne aveva annunciato l'uscita, prevista per il 7 ottobre, di una nuova autobiografia, "Last rites". La scorsa settimana, invece, era stato annunciato che il concerto del 5 luglio diventerà un film, in uscita nel 2026. Alla vigilia del concerto, Ozzy aveva messo in vendita, con un bizzarra mossa di marketing, lattine di tè contenenti il suo DNA, al prezzo di 450 dollari l’una (383 euro), invitando i fan ad acquistarle e a clonarlo.