Snobbata dalla critica, regina al botteghino: la rivincita di Dua

Un anno fa a quest’ora Dua Lipa era impegnata con la promozione del suo terzo album in studio, “Radical optimism”: un disco importante, per la popstar di origini kosovare, frutto di quattro, lunghissimi anni di lavoro, con il quale la voce di “Don’t start now” ha provato insieme a produttori come Kevin Parker, Denny L Harle, Ian Kirkpatrick e Andrew Wyatt a cercare una maturità stilistica e sonora, prendendo un po’ le distanze dalle sonorità plasticose degli esordi per strizzare l’occhio alla neo psychedelia, al trip hop e pure al britpop. Aspettative altissime, ripagate solo in parte dai risultati: con oltre 46 mila copie vendute solo nel Regno Unito nella prima settimana, “Radical optimism” ha permesso a Dua Lipa di segnare la migliore settimana di apertura per un’artista britannica da tre anni a questa parte, battendo il record di Adele e del suo “30”; negli Stati Uniti, invece, con 83 mila copie vendute nella prima settimana ha debuttato al secondo posto della Billboard 200, diventando il disco della cantautrice con il più alto posizionamento negli States. Ma a fronte di un buon successo di pubblico, l’album ha incontrato un’accoglienza decisamente più tiepida da parte della critica, soprattutto se paragonata a quella che accompagnò l’uscita del precedente “Future nostalgia”: le zero nomination ottenute all’ultima edizione dei Grammy Awards, gli “Oscar della musica”, in questo senso, sono state il sintomo della débâcle. Poco male: Dua Lipa si prende una rivincita al botteghino, con numeri da reginetta.
Di quali cifre parliamo
Quello legato all’album “Radical optimism”, prodotto da Live Nation, colosso del live entertainment, è ufficialmente il tour di maggiore successo di sempre della cantante. E non è ancora sbarcato negli Stati Uniti. A snocciolare i dati è Billboard, che fa sapere che la tournée partita il 5 novembre scorso da Singapore ha incassato finora più di 110 milioni di dollari (93,7 milioni di euro), precisamente 112,3 milioni di dollari (95,4 milioni di euro), con gli show tra Asia, Europa e Oceania. Ammontano a 44, in tutto, le date del “Radical optimism tour” tenute finora da Dua Lipa: se la matematica non è un opinione, significa che ogni concerto ha generato, in media, introiti pari a 2,5 milioni di dollari (2,1 milioni di euro). Venduti in tutto 1 milione di biglietti: ogni fan ha speso in media 112 dollari (95,4 euro) a concerto.
La capitalizzazione del successo
A rendere bene l’idea del trionfo è anche il confronto con il precedente tour di Dua Lipa, quello legato a “Future nostalgia”, che pure aveva avuto un successo di critica decisamente maggiore di “Radical optimism”, ottenendo due candidature ai Grammy e vincendo la statuetta come “Best Vocal Pop Album”: la tournée del 2022, 91 show in tutto, incassò 101,3 milioni di dollari (86,3 milioni di euro), una media di 1,1 milioni di dollari a sera (1,2 milioni di euro). C’entra anche l’aumento del prezzo medio del biglietto, passato dai 56,18 euro del “Future nostalgia tour” ai 112,98 dollari del “Radical optimism”: un’ulteriore dimostrazione del suo status di artista di alto livello. Del resto, con “Future nostalgia” Dua Lipa aveva ancora tutto da dimostrare, pur avendo alle spalle una sfilza di hit clamorose come “Be the one”, “New rules”, “IDGAF”, “One kiss” e “Electricity”: alla vigilia dell’uscita dell’album ci si chiedeva se fosse un’artista da singoli o se potesse ambire a raccontare storie più articolate. Con il retropop citazionista di “Future nostalgia” trovò una sua cifra e con il tour di “Radical optimism” ha in qualche modo capitalizzato il successo del disco precedente.
Il record a Londra: e ora attesa per gli Usa
La branca europea del tour di “Radical optimism”, che ha fatto tappa anche in Italia, con lo show del 7 giugno scorso all’Ippodromo Snai La Maura da oltre 70 mila spettatori, incassato da sola 74,1 milioni di dollari (63,1 milioni di euro): 656 mila in tutto i biglietti venduti per i 23 show. Una cifra tre volte superiore a quella dell’ultimo tour in Europa della popstar, nonostante il calendario europeo del “Radical optimism tour” ci fossero dieci date in meno. I due appuntamenti del 20 e 21 giugno allo stadio di Wembley, a Londra, hanno incassato 19,1 milioni di dollari (16,2 milioni di euro), diventando gli eventi con il maggiore incasso della carriera di Dua Lipa finora. E ora nell’entourage della popstar cresce l’attesa per la branca americana, che partirà l’1 e il 2 settembre con una doppietta ospitata dalla Scotiabank Arena di Toronto, in Canada: le aspettative sono altissime, considerando che il mercato statunitense rimane il più redditizio per gli artisti in tour. Oltre ai due show di Toronto, il calendario comprende 22 concerti negli Stati Uniti e 11 in America Latina. Gli analisti prevedono che alla fine dei giochi, l’incasso complessivo supererà i 200 milioni di dollari.