Sabrina Carpenter: tra provocazioni, sesso e polemiche
"Solo un promemoria: Sabrina Carpenter ha 26 anni e può fare quello che vuole con il suo corpo, e io sono assolutamente dalla sua parte quando fa arrabbiare i moralisti", si legge in uno dei post più popolari su X/Twitter sotto la voce Sabrina Carpenter. "Oooh, sembra proprio la solita pubblicità sessista e disgustosa degli anni ’80. Quanta poca originalità!", si legge in un commento sotto il recente annuncio della popstar. Un altro utente ancora, invece, sembra riassumere con un messaggio spiccio e sbrigativo il fermento di opinioni scaturito attorno alla tanto chiacchierata recente operazione della 26enne cantante statunitense per presentare il suo nuovo album: "L’intera mia timeline è divisa tra chi parla di Israele e Iran, e chi parla di Sabrina Carpenter, con la stessa identica intensità".
My new album, “Man’s Best Friend” 🐾
— Sabrina Carpenter (@SabrinaAnnLynn) June 11, 2025
is out on August 29, 2025.
i can’t wait for it to be yours x
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Nei giorni scorsi si è acceso l’ennesimo dibattito divisivo su quanto certi contenuti — potenzialmente percepiti come altamente sessualizzati e provocatori — rappresentino per alcuni un’espressione di emancipazione e libertà, mentre per altri contribuiscano ad alimentare stereotipi, pregiudizi e forme di discriminazione. Tutto ha avuto origine dall'annuncio di Sabrina Carpenter del suo nuovo e settimo album in studio, intitolato "Man’s best friend" e in arrivo il prossimo 29 agosto. Mentre l'unica anticipazione musicale del progetto, il singolo "Manchild" si prendeva la vetta della classifica ufficiale britannica dei singoli - pur entrando al pelo tra i primi 100 in Italia, la polemica iniziava a prendere piede attorno alla copertina del disco, a opera del fotografo Bryce Anderson. L'immagine in questione mostra Carpenter a carponi mentre una persona — il cui volto non è visibile e che indossa pantaloni neri eleganti — le tira i capelli biondi. Insieme, è stata anche condivisa sui social la foto di un collare con un ciondolo a forma di cuore con inciso il titolo "Man's best friend".
Poco dopo è stato svelato anche lo speciale della rivista statunitense "Rolling Stone" dedicato alla voce di "Espresso", ritratta nuda in copertina - come la lunga lista di artisti che negli anni hanno deciso di posare senza veli per il noto magazine a stelle e strisce - e in lingerie, tra pose sexy e ammiccanti, in una serie di altri scatti realizzati dalla star della fotografia David Lachapelle per accompagnare l'intervista di Angie Martoccio.
Tra immagini ipersessualizzate e provocazioni, a poco più di due messi dalla sua uscita, "Man’s best friend" ha saputo già dividere il pubblico. Le opinioni possono essere migliaia, dividendo anche gruppi o movimenti di ideologie affini tra loro. Sta di fatto che in questi giorni il dibattito continua a tenere banco, alimentando pensieri contrastanti all'interno della stessa cerchia di fan della popstar, nonostante lei - da quando ha preso il volo dal nido di Disney Channel - abbia costruito poco alla volta la sua immagine sul modello di una Lolita del XXI secolo, evocando un'immagine di fascino ambiguo tra innocenza e sensualità, tra riferimenti espliciti e toni pastello. Grazie alle sue "storie non edulcorate", atteggiamenti al quanto allusivi in scena, una buona dose di senso dell’umorismo e una forte narrazione femminile, finora Carpenter è sempre sembrata ergersi a nuova icona di emancipazione e girl power, amatissima anche dalla comunità LGBTQI+, facendo quasi squadra in un gruppo di nuove leonesse con le colleghe Charli XCX e Chappell Roan. Non a caso, tutte e tre sono state le star di punta dell'edizione di quest'anno del Primavera Sound di Barcellona. Eppure, le mosse di Sabrina Carpenter per annunciare il suo nuovo album in studio, "Man’s best friend", a più di qualcuno sono parse come dei passi falsi. "Dal marketing in stile Lolita alle esibizioni con atti sessuali sul palco, fino alla controversa copertina del nuovo album 'Man’s best friend': Sabrina Carpenter rappresenta un passo indietro per le donne?", è arrivata a chiedersi Poppie Platt sul "Telegraph" in un articolo intitolato "La nuova copertina iper-sessualizzata e degradante dell’album di Sabrina Carpenter ha superato ogni limite". Guidate da un approccio totalmente diverso e meno polemico, Stella Bugbee e Marie Solis hanno addirittura imbastito un vero e proprio dialogo per il "New York Times", con il fine di "capire cosa significa questa immagine in questo preciso momento, in cui è stata creata per un pubblico di massa da una delle popstar più famose al mondo".
Curioso e interessante in questa faccenda, è il fatto che sia l'artwork di "Man’s best friend" sia la pubblicazione di "Rolling Stone USA", non sono nulla di più di quanto abbia già proiettato Sabrina Carpenter al centro della cultura pop recente, e non aggiungono molto di nuovo al suo discorso, con la stessa schiettezza sessuale che finora, pur non piacendo a tutti, era sempre andata bene in qualche modo. A differenza delle reazioni generalmente positive ai suoi progetti precedenti, lodati come espressioni di empowerment femminile e uguaglianza, questa volta l'operazione di avvicinamento al nuovo album sembra aver attiranto un numero decisamente maggiore di critiche e detrattori. Dal canto suo, a partire dall'audace esibizione proposta ai Brit Awards lo scorso marzo, segnalata da oltre 800 spettatori alla Ofcom (l'autorità regolatrice indipendente per le società di comunicazione nel Regno Unito), Carpenter mantiene un certo controllo di sé, a differenza di altre ex stelline Disney come Britney Spears o Miley Cyrus che arrivarono a crollare sotto il peso del sessismo mediatico.
A quelli che la criticano di capitalizzare sulla più antica delle risorse, il sesso, e di far passare alle ragazzine il messaggio sbagliato di essere desiderate dagli uomini mostrandosi pure e intoccate, ma sempre disponibili, Sabrina Carpenter ribatte in modo diretto: "Mi fa sempre tanta tenerezza quando la gente si lamenta. Sento dire: 'Tutto quello che fa è cantare di queste cose'. Ma sono proprio le stesse canzoni che voi avete reso popolari. Chiaramente vi piace il sesso. Ne siete ossessionati. È parte del mio spettacolo", ha affermato nella cover story di "RS USA".
Nella stessa intervista, la popstar è tornata a sottolineare anche che i testi delle canzoni che parlano di sesso rappresentano solo una piccola parte della sua produzione artistica e ha affermato che l'attenzione critica rivolta a lei è ingiusta: "Non voglio sembrare pessimista, ma ho davvero la sensazione di non aver mai vissuto un’epoca in cui le donne venissero messe così tanto sotto esame come ora, analizzate in ogni minimo dettaglio", ha affermato: "E non parlo solo di me. Parlo di tutte le artiste donne che stanno facendo arte in questo momento".