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Acque agitate in casa Who

Alla vigilia del tour d’addio polemiche tra Roger e Pete e il pasticciaccio brutto del batterista
Acque agitate in casa Who

Acque agitate in casa Who

Alla vigilia del tour d’addio polemiche tra Roger e Pete e il pasticciaccio brutto del batterista

Roger Daltrey non vuole essere in tour con un Pete Townshend "dimezzato" e poco entusiasta. Apparentemente il rapporto tra i due membri degli Who si è inasprito prima del loro ultimo tour.

Gli autori di "Pinball Wizard" hanno appena annunciato il loro ultimo tour in Nord America. Il tour, intitolato "The Song Is Over North America Farewell Tour", prenderà il via il 16 agosto alla Amerant Bank Arena in Florida e si concluderà il 28 settembre alla MGM Grand Garden Arena di Las Vegas. Ora l’addio è stato anticipato alla leg europea (che partirà proprio dall’Italia con il concerto di Padova del 20 luglio, seguito da quello di Milano del 22).

A pochi mesi dal tour il frontman Roger Daltrey si è detto sconcertato dalle recenti dichiarazioni del chitarrista Pete Townshend che ha dichiarato al Sunday People: "Gli Who sono andati avanti un po' troppo a lungo con la morte di due di noi. A volte ci si sente come se si stesse dando la caccia a un cavallo morto".

Roger, come riporta la rubrica Eden Confidential del Daily Mail, da parte sua ha dichiarato: "Se Pete non vuole andare in tour, io non voglio, a 81 anni, tornare con gli Who in tour con qualcuno che non vuole esserci - se è questo che sta dicendo. Non lo farò con qualcuno che non ha voglia di farlo. Ma, sapete, ogni cosa ha il suo giorno ed è stato un viaggio meraviglioso".

L’altra questione riguarda i rapporti con il batterista. Si pensava che Zak Starkey fosse stato licenziato dal gruppo dopo quasi 30 anni in seguito a un disaccordo sulla sua esibizione in uno spettacolo alla Royal Albert Hall per l'associazione benefica Teenage Cancer Trust a marzo. 

Tuttavia Starkey è stato reintegrato nel giro di pochi giorni e Pete ha dichiarato in un comunicato: "Ci sono stati alcuni problemi di comunicazione, personali e privati da parte di tutti, che dovevano essere affrontati e che sono stati affrontati felicemente". 

Ma di nuovo improvvisamente pochi giorni dopo (il 18 maggio), Pete ha confermato che Zak non si unirà alla coppia per il loro ultimo tour in Nord America. 

Ha scritto su Instagram: "Dopo molti anni di grande lavoro alla batteria da parte di Zak è arrivato il momento di cambiare. Un momento toccante. Zak ha molti nuovi progetti in corso e gli auguro il meglio".

Annunciando già direttamente la sostituzione di Zak: "Scott Devours, che ha lavorato con la band solista di Roger, si unirà agli Who per i nostri ultimi concerti. Dategli il benvenuto". 

Con sua grande sorpresa e disappunto il batterista ha poi affermato di essere stato licenziato due settimane dopo essere stato "reintegrato", e che gli sarebbe stato detto di inventarsi che avrebbe lasciato la band (ormai un duo) a causa di altri impegni di lavoro. 

In un post, ha scritto: "Sono stato licenziato due settimane dopo il reintegro e mi è stato chiesto di rilasciare una dichiarazione in cui dicevo di aver lasciato i Who per dedicarmi ad altri impegni musicali". "Sarebbe una bugia" ha affermato Zak - che è il figlio del batterista dei Beatles Sir Ringo Starr - il quale conferma che non avrebbe mai "lasciato" gli Who.

Ha proseguito: "Amo gli Who e non avrei mai abbandonato. Quindi non ho fatto la dichiarazione ..... Lasciare gli Who avrebbe deluso anche le innumerevoli persone fantastiche che mi hanno sostenuto (grazie a tutti un milione di volte e più) durante le settimane di caos in cui sono entrato e uscito, entrato e uscito come una fisarmonica del cazzo". 

Sui suoi altri progetti, Zak ha detto: "Per chiarire 'altri progetti', sì, ho altri progetti e li ho sempre avuti. (sic)". Ha poi elencato i gruppi con cui ha lavorato, tra cui Johnny Marr, Oasis, The Lightning Seeds, Mike Scott e il suo supergruppo Mantra Of The Cosmos. Zak ha insistito sul fatto che Roger e Pete non hanno mai avuto "problemi" a farlo lavorare con altre band.

"Niente di tutto questo ha mai interferito con gli Who - ha dichiarato evidentemente furioso - e non è mai stato un problema per loro. La menzogna è o sarebbe stata che ho lasciato gli Who: non l'ho fatto. Amo gli Who e tutti coloro che ne fanno parte". 

La “disfida” è proseguita sempre via social media con gli Who che hanno reagito postando e insistendo sul concetto: "Gli Who stanno andando in pensione, mentre Zak è più giovane di 20 anni e ha un grande futuro con la sua nuova band e altri progetti entusiasmanti. Ha bisogno di dedicare tutte le sue energie per rendere il suo lavoro un successo. Entrambi gli auguriamo tutta la fortuna del mondo. (sic)" 

Per ora la questione si ferma qui. Vedremo se arrivano altri sviluppi.

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