Il film "Hurry up tomorrow" è la nuova odissea di The Weeknd

Non un visual album sulla falsariga di “Lemonade” di Beyoncé o “Dirty computer” di Janelle Monáe. Ma un film vero e proprio. Nello specifico, un thriller psicologico dalle tinte decisamente dark, diretto da Trey Edward Shults - regista statunitense noto ai più per aver diretto l’horror del 2017 “It comes at night” con Joel Edgerton - e due attori popolarissimi accanto a The Weeknd, Jenna Ortega e Barry Keoghan, ovvero la Mercoledì dell’omonima serie di Tim Burton ispirata alla famiglia Addams e l’Oliver Quick di “Saltburn”. Sulla carta, “Hurry up tomorrw”, il film che The Weeknd ha deciso di realizzare, legato al colossale album uscito all’inizio dell’anno, sembra un progetto interessante. Vedremo se lo sarà anche nei fatti o se invece il karma di Abel Tesfaye è quello di lasciar perdere ogni velleità cinematografica e di concentrarsi solo sulla musica, dopo il flop di “The idol”, la serie da lui ideata per Hbo e chiusa dopo una sola stagione per via dei risultati disastrosi nonostante investimenti pari a 75 milioni di dollari.
«Un incontro tra "Toro scatenato" e "Purple rain"»
Il film uscirà nelle sale americane il prossimo 16 maggio, a distanza di circa quattro mesi dall’uscita del disco che ha segnato il ritorno della star canadese dei record sulle scene discografiche. Il regista, che ha co-firmato anche la sceneggiatura insieme allo stesso The Weeknd e a Reza Fahim, in un’intervista concessa al periodico sul mondo del cinema Empire ha anticipato che il concept sarà un (improbabile) mash up tra un classico di Martin Scorsese, un capolavoro di Ingmar Bergman e “Purple Rain” di Albert Magnoli con Prince: «È un po’ come se “Toro scatenato” e “Persona” incontrassero “Purple rain”». “Hurry up tomorrow”, contenente addirittura ventidue pezzi, è un disco contro i lato oscuri della fama. The Weeknd lo ha immaginato come una reazione al crollo mentale che ha avuto nei mesi successivi all’uscita di “Dawn FM”, dopo anni vissuti perennemente sulla cresta dell’onda, all’insegna di quell’iperproduttività che gli ha permesso di diventare un artista da record sulle piattaforme (e di costruirsi con le oltre 150 milioni di copie vendute a livello mondiale un impero da 300 milioni di dollari di patrimonio). Il film è stato ispirato in parte da un incidente che Tesfaye ha vissuto sul palco del SoFi Stadium di Los Angeles alla fine del suo tour del 2022, quando ha perso completamente la voce. Panico. In seguito, l’artista ha scoperto che non c’era nulla di fisicamente sbagliato nelle sue corde vocali e che le cause di quell’incidente erano di natura psicologica: «Penso che sia stata una prova: cosa succede se una cosa alla quale fai troppo affidamento ti viene portata via?». Nel film The Weeknd metterà in scena proprio la sua esperienza con la fama e la celebrità.
La trama
La trama sembra accattivante: Abel Tesfaye interpreta una versione romanzata di sé stesso, un musicista insonne sull’orlo di un crollo mentale che viene trascinato «in un’odissea esistenziale» da uno sconosciuto, ovvero Barry Keoghan. «Il personaggio principale si chiama Abel. È implicito che si tratti di The Weeknd. Ma l’Abel che vedete nel film non è l’Abel che conosco personalmente. Si basa su aspetto personali con cui ha lottato per tutta la vita, immaginando di essersi circondato delle persone sbagliate e di aver fatto scelte sbagliate», anticipa il regista. Entra dunque in scena Ani, interpretata da Jenna Ortega, che mette in discussione tutte le convinzioni e le certezze del protagonista: «Lei è il lato femminile di Abel, il lato dolce. Ha trascurato la sua anima e non capisce cosa rappresenti nella sua vita perché da quando ha iniziato a vivere come musicista, si è sentito spinto ad essere qualcos’altro», spiega l’attrice.
Il progetto è rimasto a lungo nel cassetto: nessuno ci credeva
Jenna Ortega compare anche tra i produttori esecutivi del progetto. La voce di “Blinding lights” ha raccontato che il film è stato concepito e sviluppato già prima dell’album. Tra i finanziatori c’è anche il capo di Live Nation, la società che cura gli interessi dal vivo di The Weeknd, Michael Rapino. Secondo quanto riferito da Hollywood Reporter, la “Bibbia” dello showbiz americano, il colosso dell’intrattenimento dal vivo avrebbe messo sul tavolo 20 milioni di dollari. Sempre secondo quanto riferito dal portale, il film è rimasto in fase di post-produzione per un anno, non riuscendo ad attrarre potenziali investitori. Poi nel novembre del 2024 la Lionsgate ha annunciato l’acquisiuzione dei diritti di distribuziuone mondiale di “Hurry up tomorrow”. Che ora si prepara finalmente a vedere la luce. Speriamo non sia un abbaglio.