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Bill Bruford e la cattiva idea di tornare negli Yes

Il batterista britannico ha ricordato come fu lavorare all'album degli Yes del 1991 "Union"
Bill Bruford e la cattiva idea di tornare negli Yes

L'ex batterista degli Yes Bill Bruford, intervistato dal magazine statunitense Rolling Stone, tra gli altri argomenti, è tornato con la memoria e a parlare del suo ritorno nella band britannica per l'album del 1991 “Union”. Dal suo punto di vista, una esperienza che non ha avuto buon esito.

Bruford è stato uno dei fondatori degli Yes e vi ha militato dal 1968 al 1972, uscendone dopo la pubblicazione di “Close to the Edge” (leggi qui la recensione), forse l'album più significativo del gruppo, che il prossimo 7 marzo godrà di una ristampa deluxe. E' poi tornato a lavorare con alcuni dei suoi compagni di band degli Yes alla fine degli anni '80 negli Anderson Bruford Wakeman Howe, che si unirono alla formazione attuale degli Yes - Tony Kaye, Chris Squire, Trevor Rabin e Alan White - per scrivere e registrare l'album “Union”.

Forse una formazione con troppe teste, ed è ciò che ha spiegato Bill Bruford nell'intervista. "Troppe persone. Troppo artificiale. È una sorta di idea hollywoodiana. Penso fosse un'idea folle, sette o otto persone strane. Era una specie di fantasia che avrebbe potuto sognare un dirigente discografico. Quindi non era un gran posto in cui stare. Ma d'altra parte, se vieni pagato troppo per fare molto poco, come è successo a me, spesso puoi prendere quei soldi e dirottarli in qualche altro progetto a cui stai lavorando come gli Earthworks, una band che ho gestito per 20 anni, e investire i soldi in quella. Quindi ha funzionato bene."

Bruford prese anche parte al tour a supporto di “Union”, condividendo l'impegno alla batteria con Alan White. Chiestogli come si fossero suddivisi le parti dietro i tamburi, il 75enne Bruford ha risposto con divertita onestà: "Abbastanza male, credo. Per lo più, ero alla batteria elettronica e suonavo le percussioni con la sua batteria heavy rock. Ogni tanto, credo di aver suonato forse “Heart of the Sunrise” da solo, qualcosa del genere. Un critico penso che l'abbia espresso molto bene. Scrisse che 'Bill Bruford era la salsa olandese per la carne e le patate di Alan White', ho pensato fosse davvero carina. Era più o meno giusto".

Dopo un periodo di stacco dalla musica ora Bill Bruford è tornato a suonare ma non ha alcun desiderio di tornare a farlo con gli Yes. "Penso che mi venga chiesto due volte a settimana, da circa 15 anni. E la risposta rimane, 'No, grazie. Sto bene. Non lo farò.'"

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