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Rose Villain a Sanremo 2025: "Un ritorno? No, una vendetta"

La cantautrice presenta in gara il brano "Fuorilegge": "Per me è il sequel di 'Click boom!'".
Rose Villain a Sanremo 2025: "Un ritorno? No, una vendetta"
Credits: Kate Biel

Rose Villain, innamoratissima oltre che della musica anche del cinema, sguaina la katana, come Uma Thurman in “Kill Bill”, e colpisce:  “Ricordo che quando presentai ‘Click boom!’ all’Ariston, nel 2024, molti lo etichettarono come un pezzo Frankenstein, non lo capirono, ma poi è rimasto in classifica un anno intero ed è stato tra i più ascoltati di quella edizione”. “Fuorilegge”, che ha una struttura simile con un mix tra ritornello aperto e cassa dritta, quindi sarà “il ritorno”, un "sequel" a regola d'arte? Sempre per rimanere in tema di metafore cinematografiche. “Sì, ma direi più “la vendetta” (ride, ndr) – prosegue la cantautrice - so che la gente potrebbe dire ‘eh, sembra la stessa formula dell’anno scorso’, ma in realtà non è proprio così. È la conferma di uno stile, è un sequel del pezzo precedente pur essendo nato prima. E l’ho scritto io, ogni singola parola. Guarda Dua Lipa, con tutte le debite proporzioni: spesso fa canzoni che richiamano a quelle precedenti, mette in luce il suo marchio di fabbrica. Questo pezzo sono io al 100%, è il brano che al momento amo di più della mia discografia”.

Battisti e un nuovo disco

“Fuorilegge” è una canzone che parla di desiderio, di un sentimento così viscerale e logorante da far sentire quasi sbagliati. Un fuoco che arde così forte da indurre a pensare e agire fuori dagli schemi, pur di far avverare i propri sogni. E il primo pubblico c’è già stato. “I primi a cui l’ho fatto ascoltare sono stati i miei cari – ricorda – ho testato ‘Fuorilegge’ sulla mia famiglia, che è numerosissima, vai da giovanissimi a persone più anziane. E questa è l’unica canzone che ha davvero spiazzato tutti, ha lasciato qualche cosa. Se è il pezzo giusto? Non so se esista un pezzo giusto per Sanremo, sai? Secondo me è importante seguire quello che dicono la pancia, il cuore e le viscere. Io ho questo brano nel cassetto da un po’, e mi piace così tanto che ho deciso di presentarlo perché voglio cantarlo su quel palco. L’ho fatto in primis per me”. Nella serata delle cover, nel 2024, si fece affiancare da Gianna Nannini, a questo giro invece ci sarà un nome di nuova generazione, Chiello: “Per me è una delle star del futuro, abbiamo deciso di fare insieme 'Fiori rosa, fiori di pesco' di Battisti perché siamo entrambi grandi amanti di Lucio, è stata una scelta naturale, ce la siamo proprio proposta insieme”, dice. Rose ha pubblicato il disco “Radio Gotham" nel 2023, “Radio Sakura” nel 2024. Ed è confermato un terzo capitolo, un terzo album. “Si svilupperà verso l’alto, è una sorta di affermazione, di racconto dell’artista che ho sempre voluto essere”, anticipa.

Gué e il Sanremo di Rose

Da “Radio Sakura”, il suo secondo disco, è tratta anche “Come un tuono”, che ha ottenuto quattro dischi di Platino. Il singolo nel 2024 ha raggiunto importanti traguardi: è stato il brano più ascoltato dell’anno in Italia su Apple Music e il secondo nella Top Songs Italia di Spotify, oltre a essersi posizionato al quinto posto tra le canzoni più cercate su Shazam in Italia nel 2024. E ha confermato un altro aspetto: Gué e Rose insieme, come vi abbiamo raccontato in questo pezzo di approfondimento, sono una coppia esplosiva. Non sarebbe bello, un giorno, vederli insieme sul palco dell’Ariston? “Lui ha una visione tutta particolare di Sanremo. Quest’anno è nel cast, ma ribadisce di essere ‘ospite’ di Shablo – spiega Rose – a me non piace darmi etichette, ma senz’altro sono più pop e quindi per me Sanremo è un palco importante, mentre per un rapper come lui la questione è più delicata perché il Festival ha una storia più legata ad altri mondi. Se un giorno dovessimo avere il pezzo giusto, perché no?”. L’artista, reduce dal “Radio Sakura Winter Tour 2024” che ha registrato sold out in tutte le date, nel 2025 è pronta per il Forum di Milano, dove si esibirà per la prima volta live il 23 settembre. Un ultimo gioco: e se Rose Villain diventasse direttore artistico di Sanremo, chi porterebbe in gara? Non ha dubbi: "Fabri Fibra, la band Yosh Whale e come produttore OkGiorgio". 

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