Jake Kiszka si libera dal paragone con i Led Zeppelin
Parlando con la rivista Guitarist il chitarrista dei Greta Van Fleet Jake Kiszka spiega che la sua band ha superato le similitudini che agli inizi li legava a filo doppio ai Led Zeppelin trovando una sua strada.
Kiszka ha raccontato di avere studiato nei minimi particolari ogni leggenda della chitarra rock, compreso, chiaramente, Jimmy Page dei Led Zeppelin. Sebbene non si possa certamente negare che il gruppo statunitense sia stato molto influenzato dalla band britannica, con il terzo album "Starcatcher" (leggi qui la recensione) pubblicato l'estate scorsa, il musicista del Michigan sostiene che i Greta Van Fleet hanno decisamente sviluppato un loro suono del tutto personale e riconoscibile.
Jake Kiszka ha raccontato di avere sviscerato il modo di suonare la chitarra di Jimmy Page, ma non solo lui: "Ci sono stati una manciata di chitarristi con cui ho fatto la stessa cosa. Clapton era uno. Jimi, tra gli americani. A un certo punto si entra nella filosofia. Diventa come vivere e respirare un certo tipo di chitarrista. Page era uno di quelli per cui se stavo suonando un brano degli Zeppelin, potevo esattamente conoscere quale fosse il suo processo di pensiero mentre metteva insieme quella canzone. Potevo pensare esattamente come lui, o Hendrix, o chiunque altro. Perché se passi abbastanza tempo con queste cose, se vuoi è come uno studio psicologico sul personaggio."
E' stato chiesto a Jake se avesse mai incontrato il suo idolo musicale, lui ha risposto così: "No. Ci sono andato molto vicino. Eravamo nello stesso hotel a Los Angeles e ci siamo mancati nella hall per un paio di minuti. Il nostro manager mi disse: 'Sai chi è appena passato di qui? Jimmy Page". Quindi, vicino ma non proprio."
Chiestogli infine se con l'uscita dell'ultimo album si sono messi a tacere i continui paragoni con gli Zeppelin, ha risposto: "Penso che, se prendi un gruppo di persone e chiedi loro, 'Cos'è per voi il rock 'n' roll?', gli Zeppelin e quei gruppi che ne hanno gettato le basi sono le fondamenta. Quindi il nostro approccio è stato: suoniamo rock 'n' roll. È ciò con cui siamo cresciuti. È ciò che ascoltiamo. È profondamente radicato nel nostro DNA. Inizialmente la reazione è stata del tipo: 'Suona un po' come gli Zeppelin?' Troverai spesso quel riferimento. Sono sicuro che ogni rock 'n' roll band fai i conti con quel genere di riferimento. Ma il tempo passa, si invecchia un po', c'è un'evoluzione in ciò che si fa, e “Starcatcher” suona decisamente Greta Van Fleet, su questo non ci sono dubbi."