George Michael e la sua ammirazione per i Nirvana e Joy Division
Pensando a George Michael (scomparso il giorno di Natale del 2016) lo si identifica come una pop star. Eppure nelle sue scelte e passioni musicali c’è molto di rock e lo ha detto in più occasioni.
La prima fu in occasione della chiacchierata su “Desert Island Discs” programma di BBC Radio 4, quando ha scelto la hit dei Nirvana del 1991 "Smells Like Teen Spirit" come uno dei brani che avrebbe portato sull'isola immaginaria. Oltre al brano ha allargato il suo giudizio all’intero album “Nevermind”, spiegando come quel disco abbia “cambiato tutto” definendolo anche “il disco rock meglio prodotto” della storia.
“Una mia scelta sono i Nirvana - ha detto ai tempi- Credo che questo disco (“Nevermind”) sia il disco rock meglio prodotto nella storia del rock. " Smells Like Teen Spirit" non è necessariamente la canzone più bella, è fenomenale tutto il disco che ha cambiato l’industria musicale, ha cambiato tutto in America da un giorno all’altro, sai, perché è un classico assoluto”.
Oltre alla band di Kurt Cobain la popstar George Michael ammirava molto musicalmente anche i Joy Division, le cui sonorità gotiche, glaciali e post-punk sono in netto contrasto con la solarità e la leggerezza che contraddistinguevano i Wham.
Nel 1984 George Michael fu ospite del programma “Eight Days a Week” della BBC insieme al frontman degli Smiths Morrissey e al DJ amante del soul Tony Blackburn - uno che incarnava l'antitesi dei Joy Division e dei successivi New Order. In quell’occasione alla popstar fu chiesto il suo parere sul libro (allora appena pubblicato) “An Ideal for Living: An History of Joy Division” di Mark Johnson. Tra i giudizi degli ospiti il punto di vista di Michael è stato senza dubbio il più sorprendente per i fan. Durante il suo intervento sul libro, Michael ha sottolineato la sua adorazione per il secondo e ultimo album dei Joy Division, “Closer” , definendo le tracce "semplicemente bellissime musicalmente".
“In realtà mi sono piaciuti molto i Joy Division - ha confessato George - e in particolare il loro secondo album,”Closer”. Penso che quel disco – in particolare il suo secondo lato – sia uno dei miei preferiti; è semplicemente bellissimo. C'era "The Eternal" e, sì, "Twenty Four Hours", ci sono altri brani che sono semplicemente meravigliosi musicalmente. In realtà - ha proseguito - non li ho mai visti. Nonostante mi piacessero pensavo che la loro immagine fosse pretenziosa e artificiosa, e avesse elementi molto fascisti, ma penso che la musica fosse fantastica. Infine il leader degli Wham ha aggiunto: "Il modo in cui sono stati elevati dopo la morte di Ian Curtis è stato davvero disgustoso".