Corey Taylor: "Con o senza maschera, mostro lati diversi di me”

Nel corso della sua carriera, con o senza una maschera, Corey Taylor ha sempre mostrato diverse personalità musicali. Grazie alle avventure condivise con gli Slipknot e gli Stone Sour, oltre ai suoi lavori acustici, il musicista originario di Des Moines ha scoperto e svelato vari aspetti di sé. L’essenza più personale di Taylor è però emersa nel 2020, con il primo album solista, “CMFT” (acronimo di “Corey motherfucking Taylor”), rivelandosi attraverso sonorità di diversi generi musicali e i riferimenti agli artisti che lo hanno sempre influenzato. A distanza di tre anni dall’esordio solista, e quasi dodici mesi dopo l’uscita del settimo album della formazione mascherata dell’Iowa, “The end, so far", il cantante torna con un nuovo lavoro “in proprio”, intitolato “CMF2”. Come suggerisce fin da subito anche la copertina, in cui sono rappresentate le varie personalità dell’artista, il disco sembra ripercorrere questa volta le esperienze musicali proprie di Corey Taylor.
“Io sono un po’ tutti in personaggi della copertina”, ha raccontato a Rockol il 49enne frontman di Slipknot e Stone Sour, in vista dell’uscita di “CMF2”, atteso per il prossimo 15 settembre. Musicalmente quindi, chi è Corey Taylor, con indosso una maschera e senza la maschera? Incontrato nel backstage della tappa italiana del lungo tour della band di “People=shit” (qui il racconto), con indosso una maglietta degli Iron Maiden e a volto scoperto, il cantante ha spiegato:
“Ci sono parti di me e lati diversi di me: alcuni escono fuori quando indosso una maschera, altri emergono quando non indosso una maschera. Musicalmente, non potrei essere più fuori da classificazioni: mi piacciono tanti stili musicali diversi, ci sono tante sfide diverse che mi piace affrontare riguardo la scrittura e il suonare dal vivo. Per me, dipende dal momento: siamo tutte persone diverse a seconda dei diversi momenti che viviamo. C’è una personalità principale, e poi c’è una personalità del momento, sempre diversa in base a quello con cui abbiamo a che fare in quell’istante. Questa idea può essere la spiegazione della copertina dell’album: nessuno di noi è lo stesso, momento dopo momento. Si può essere la stessa persona per tutta la vita, cambiare e fare qualsiasi cosa, ma in qualunque momento potremmo mostrare una personalità diversa a seconda di ciò con cui abbiamo a che fare”.
Tre anni fa, Corey Taylor debuttava da solista con un album, “CMFT”, che racchiudeva riferimenti ai suoi ascolti musicali e alle sue influenze, con richiami a Johnny Cash o citazioni agli AC/DC, omaggiati - per esempio - nel pezzo “Halfway down”. “CMF2”, invece, trova il cantante guardare più alla propria carriera e lasciarsi guidare da ogni sua esperienza. Nel brano pubblicato come secondo estratto del nuovo disco, “Post traumatic blues”, per esempio, si sente un po’ di Slipknot. Nel primo singolo “Beyond”, invece, Taylor mostra un lato più personale e, per questa dedica alla moglie, sceglie sonorità e vigore più affini agli Stone Sour.
“Il primo album era in qualche modo una raccolta di canzoni che avevo scritto durante gli anni e che ho pensato fosse un’opportunità registrarle e pubblicarle, concentrandomi sul farlo al meglio. Ma non c’era un vero e proprio piano”, ha affermato Corey Taylor, parlando delle lavorazioni del disco: “Quando ho capito che veniva apprezzato davvero il mio materiale, oltre al lavoro con gli Slipknot e gli Stone Sour e quello acustico, questa cosa mi ha aiutato a capire come concentrarmi sul secondo album, come farlo meglio e come esplorare la musica più a fondo, anche aggiungendo materiale moderno, per cui la gente mi conosce, e approfondendo la scrittura. Si è trattato di assicurarsi che ogni album successivo potesse essere un passo in avanti. Si inizia con il primo album e si pensa: ‘Ci siamo!’. E poi con il secondo si è più tipo: ‘Andiamo avanti, abbiamo la nostra direzione’”.
A proposito della scelta del titolo del secondo album, "CMF2", Taylor ha quindi sottolineato: “È un titolo semplice. Volevo porre l’attenzione più sulla musica in sé”. Ha aggiunto: “Per i miei album, ho pensato a seguire un basico ordine numerico: uno, due, tre e così via. E provare a renderlo comunque interessante. Per me, alla fine, è importante che l’attenzione sia più sulla musica che sul titolo dell’album”.
Ripercorrendo musicalmente le tappe e gli stili musicali della propria carriera, con “CMF2” Corey Taylor riscopre una scrittura personale e diretta. “Le tematiche che ho cercato di trattare nel disco riguardano temi come la depressione, che ho affrontato io stesso durante la mia vita”, ha narrato il cantante, che ha quindi spiegato: “‘Post traumatic blues’, per esempio, racconta l’esperienza con il disturbo da stress post-traumatico. Ci sono anche brani su mia moglie: potrei scrivere canzoni per lei tutto il giorno. C’è poi molto altro, come momenti più divertenti e satirici. Il brano ‘All I want is hate’ è una sorta di presa in giro di una canzone molto famosa. Volevo semplicemente che il disco fosse completo. Molte emozioni sono state raccontate e non solo dal mio punto di vista. ‘Breath of fresh smoke’ è una canzone incentrata più sul soggetto del brano, non essenzialmente me. Mi sono assicurato di attingere a diversi tipi di influenze e di provare a creare qualcosa che potesse essere una lezione interessante”.
"CMF2", primo album del frontman di Slipknot e Stone Sour per BMG e il primo per la sua etichetta, Decibel Cooper Recordings, è stato prodotto da Jay Ruston. Anticipato dai singoli "Beyond", "Post traumatic blues" e "Talk sick", il disco ha visto il cantante suonare anche la chitarra solista e ritmica, il pianoforte e il mandolino, e ha contato sul supporto della band formata da Zach Throne (chitarra solista/ritmica), Dustin Robert (batteria), Christian Martucci (chitarra ritmica/solista), Eliot Lorango (basso).
Nonostante gli impegni per il tour degli Slipknot a supporto del loro ultimo album in studio, “The end, so far”, Corey Taylor ha già preparato i palchi per presentare dal vivo il suo secondo disco solista. Pensando alla sua tournée, che lo porterà in Europa (Italia esclusa, per il momento) e nel Regno Unito il prossimo mese di novembre, il cantante ha spiegato il lavoro dietro un concerto del progetto Corey Taylor:
“Quando mi metto a preparare una scaletta, cerco di fare in modo che possa essere interessante per me, per la band e poi per il pubblico. Si vuole sfidare il pubblico, ma non troppo, perché vuoi fargli provare la sensazioni di aver suonato ogni canzone che volevano sentire, ma anche delle sorprese. Bisogna fare in modo che tutto ciò per cui il pubblico ti conosce venga portato in scena: nei miei concerti c’è un po’ di Slipknot, un po’ di Stone Sour, ci sono le mie canzoni soliste e delle cover. Può essere una sfida, ma è anche molto divertente perché quando prepari una scaletta non sai mai se rimarrà tale, perché probabilmente la cambierai continuamente”.
Ecco la copertina e la tracklist di "CMF2", in arrivo il 15 settembre:
- The Box
- Post Traumatic Blues
- Talk Sick
- Breath Of Fresh Smoke
- Beyond
- We Are The Rest
- Midnight
- Starmate
- Sorry Me
- Punchline
- Someday I’ll Change Your Mind
- All I Want Is Hate
- Dead Flies
