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Liberato ha portato la curva del Maradona a Berlino

Il trionfo del cantante in Germania. Dove "Te voglio bene assaje” diventa “Ich liebe dich assaje”.
Liberato ha portato la curva del Maradona a Berlino

We come from Napoli”: il titolo della canzone originariamente contenuta nella colonna sonora del film “Ultras”, che Liberato a un certo punto del concerto attacca a cantare, è un manifesto che sintetizza bene l’orgoglio che riempie il piccolo club. Ieri sera il misterioso cantante napoletano si è esibito dal vivo sul palco della Kesselhaus di Berlino, tornando così a esportare la sua musica fuori dall’Italia. La data, annunciata a febbraio e subito andata sold out, tanto da spingere Liberato e il suo entourage ad aggiungerne un’altra (la voce di “Nove maggio” farà il bis stasera), ha aperto ufficialmente il tour “Tournamm’ a cas’”, che dopo una serie di show sui palchi di alcuni club e festival in giro per l’Europa si concluderà a settembre, con i tre attesissimi show in Piazza Plebiscito a Napoli. Ma in un certo modo Liberato ha trasformato in una piccola Napoli già la Kesselhaus, ieri sera. Stando dai video che circolano sui social, il primo dei due concerti berlinesi del misterioso artista partenopeo è stato un trionfo.



La piccola sala da concerto, mille posti di capienza, appariva come una versione in scala ridotta di una curva dello Stadio Maradona - dove Liberato si è esibito lo scorso mese in occasione della festa scudetto del Napoli - già prima dell’inizio dello show. “Siamo noi, siamo noi, i campioni dell’Italia siamo noi”, cantavano i fan a squarciagola quando le luci del club erano ancora accese. La sala, un trionfo di sciarpe celebrative del terzo scudetto degli azzurri e magliette con dietro stampato il nome della leggenda Diego Armando Maradona e il suo numero, il 10, ha accolto un migliaio tra fuorisede, turisti e fan che hanno raggiunto Berlino appositamente per lo show.

Come da tradizione, prima di esibirsi dal vivo sul palco della Kesselhaus Liberato ha postato sui suoi canali ufficiali una foto scattata sotto a uno degli edifici più iconici della città, la torre della televisione di Berlino. “Berlino liberata”, ha scritto il cantante condividendo la foto in cui, naturalmente nascondendo il volto, stringeva tra le mani una sciarpa del Napoli. Sul palco della Kesselhaus, che solitamente ospita concerti di musicisti o complessini jazz e soul, Liberato si è presentato con il classico assetto live: insieme al cantante - volto rigorosamente coperto da un passamontagna - c’erano altri due musicisti, un percussionista e un tastierista.



In scaletta le hit che in questi sei anni trascorsi dall’uscita di “Nove maggio”, la canzone che nel 2017 accese la miccia del fenomeno, hanno reso Liberato un artista per certi versi di culto, capace di recuperare la tradizione musicale partenopea e di aggiornarla a modo suo. Prendendosi i palchi internazionali già nel 2018, quando portò la sua musica al Sónar di Barcellona, tra i più importanti festival europei, conquistando pubblico e critica (“Liberato è la cosa migliore successa a Napoli dopo la firma di Maradona”, osservò qualcuno). Da “Me staje appennenn' amò” alla stessa “Nove maggio”, passando per “Tu t’e scurdat’ ‘e me”, “Gaiola portafortuna”, “Guagliò”, “O core nun tene padrone” (remixata e ripubblicata dopo la vittoria dello scudetto da parte del Napoli), “Nunn’a voglio ‘ncontrà” (con rimandi alla classica tamurriata). E “Te voglio bene assaje” diventa a Berlino “Ich liebe dich assaje”.



Dopo le due date di Berlino, il tour farà tappa il 14 e 15 giugno al Cabaret Sauvage di Parigi, il 17 e 18 giugno all’Electric Brixton di Londra e il 13 luglio al Dour Festival, in Belgio. Per i tre appuntamenti del 16, 17 e 18 settembre in Piazza Plebiscito, a Napoli, sono attese complessivamente oltre 65 mila persone: Liberato si esibirà nel cuore pulsante della città, dove negli anni si sono esibite icone della canzone partenopea di diverse estrazioni come Pino Daniele e Gigi D’Alessio. Sarà, se così si può dire, la sua presa della Bastiglia.

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