"I Wanna Rock": la rinascita dei Foo Fighters

Un anno fa il blackout: era il 25 marzo del 2022 quando in tutto il mondo si diffuse la notizia della prematura scomparsa di Taylor Hawkins, il motore dei Foo Fighters, morto a causa di un arresto cardiaco a pochi minuti dall'inizio di uno show della band in Colombia, a soli 50 anni. Un anno dopo, i Foo Fighters riaccendono la luce. O quantomeno ci provano. Facendo inevitabilmente i conti con il fantasma del batterista. A sorpresa, dopo uno stop delle loro attività lungo un anno, un silenzio interrotto solo dai concerti tributo organizzati in onore di Taylor Hawkins, Dave Grohl e soci hanno annunciato il loro ritorno sulle scene. Con un singolo, "Rescued", che anticipa un nuovo album, "But here we are". È proprio all'insegna del ritorno della rock band la playlist "I Wanna Rock" di questa settimana, che raccoglie le uscite più importanti del genere e che fotografa la generazione rock contemporanea, guardando con rispetto ai grandi del passato mentre cerca le voci e i protagonisti di oggi.
“But Here We Are” si preannuncia come una risposta brutalmente onesta ed emotivamente cruda a tutto ciò che i Foo Fighters hanno vissuto nell'ultimo anno, una testimonianza del potere curativo della musica, dell'amicizia e della famiglia. Coraggioso, tormentato e decisamente autentico, il disco si apre emblematicamente proprio con “Rescued”, la prima di dieci canzoni che affrontano una vasta gamma di emozioni, dalla rabbia e dal dolore, alla serenità e all'accettazione, con una miriade di punti intermedi.
Prodotto da Greg Kurstin e Foo Fighters, “But Here We Are” è insieme l'undicesimo album dei Foo Fighters e il primo capitolo della nuova vita della band. Incanalando dal punto di vista del sound l'ingenuità del debutto dei Foo Fighters nel 1995, reso più consapevole da decenni di maturità e profondità, “But Here We Are” ha il suono di una band di fratelli che trovano rifugio nella musica che li ha fatti incontrare 28 anni fa, un processo che è stato così terapeutico perché legato al proseguire della vita.
Il precedente album in studio dei Foo Fighters è "Medicine at midnight" del 2021 (leggi qui la nostra recensione), a cui hanno fatto seguito un vinile di cover dei Bee Gees, "Hail satin”, e il film “Studio 666” con il relativo disco thrash metal “Dream Widow”. Oltre a pubblicare un nuovo album, i Foo Fighters sono pronti per tornare in tour in tutto il mondo - con due date in programma anche in Europa - dopo la morte di Hawkins e i concerti tributo di Londra (qui il nostro racconto da Wembley) e Los Angeles dello scorso settembre. Al momento, non è ancora stato annunciato chi suonerà la batteria dal vivo al posto di Taylor Hawkins e alcune delle ipotesi circolate negli ultimi mesi sono già state spente. Lo scorso marzo, per esempio, Matt Cameron, storico batterista dei Soundgarden e dal 1998 dietro alle pelli per i Pearl Jam, ha respinto le voci circa un suo possibile coinvolgimento nel gruppo di Grohl.