Addio a Linda Kasabian, ispirò il nome della band inglese

E' morta all'età di 73 anni Linda Kasabian, una delle seguaci di Charles Manson, leader di una setta omicida che si macchiò di crimini efferati nell'estate del 1969, e ha ispirato il nome della band britannica capitanata da Serge Pizzorno. La causa della morte non è stata comunicata.
Linda Kasabian è stata la testimone chiave dell'accusa nel processo per omicidio nei confronti di Charles Manson e della sua setta nel 1970. Quando, il 9 agosto 1969, alcuni membri della setta entrarono in una villa a Los Angeles uccidendo cinque persone, tra cui anche la moglie del regista cinematografico Roman Polanski, la 26enne attrice Sharon Tate che era incinta, Linda era in automobile fuori dalla villa ad attendere i suoi compagni.
La notte seguente Linda accompagnò Manson e altri membri della setta a casa di Leno e Rosemary LaBianca, che vennero anch'essi assassinati. La Kasabian non eseguì materialmente gli omicidi, il suo ruolo fu quello di guidare l'automobile per fuggire dal luogo dei delitti
Linda Kasabian ottenne l'immunità dai pubblici ministeri per aver testimoniato contro Manson e quattro dei suoi seguaci, i quali vennero successivamente condannati. L'attrice e musicista Maya Hawke (qualche giorno fa in concerto a Milano, leggi qui la recensione) ha interpretato la parte, molto romanzata, di Linda Kasabian nel film di Quentin Tarantino del 2019 “C'era una volta a... Hollywood”.
Quanto ai Kasabian , in origine si chiamavano Saracuse prima di cambiare nome dopo che il loro ex chitarrista Chris Karloff notò quel nome in un libro sulla demoniaca figura di Charles Manson . Come ricordato nel 2007 dal bassista Chris Edwards a UKULA Magazine: "Karloff pensò solamente che fosse una bella parola, dopo che il resto di noi la sentì nel giro di un minuto venne deciso".
Charles Manson è morto in prigione nel 2017 all'età di 83 anni mentre stava scontando l'ergastolo quale mandante degli omicidi. Nell'estate del 1969 ordinò infatti ai suoi seguaci, per lo più giovani e donne, di uccidere sette persone, in quello che i pubblici ministeri hanno detto fosse parte di un piano per fomentare una guerra razziale. Manson si salvò dalla condanna a morte poiché la Corte Suprema della California dichiarò incostituzionale la pena di morte nel 1976.