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Grammy 2023, sale la febbre: i favoriti (ci sono i Maneskin)

La rock band tenta l'impresa. Mai nessuno come Beyoncé. Adele risponde ai pettegoli. E nel rock...
Grammy 2023, sale la febbre: i favoriti (ci sono i Maneskin)

C’è una ragione di più per seguire i Grammy Awards in Italia, quest’anno. Tra i candidati ai premi più ambiti del music biz mondiale, la cui cerimonia di consegna si svolgerà domenica sera alla Crypto.com Arena di Los Angeles (quando da noi in Italia sarà l’alba di lunedì), ci sono anche i Maneskin: Damiano David, Victoria De Angelis, Thomas Raggi e Ethan Torchio saranno fisicamente presenti nel palasport losangelino – ma non sono stati ancora annunciati come performer – dove proveranno a portarsi a casa la statuetta come “Best New Artist” (miglior rivelazione). Il quartetto arriverà a Los Angeles forte del successo mediatico riscosso in questi mesi negli States, dalle ospitate nei principali salotti della tv americana all’esibizione al Coachella, passando per l’apertura del concerto dei Rolling Stones, e degli incoraggianti dati relativi alle vendite del nuovo album “Rush!”, che oltreoceano ha debuttato al diciottesimo posto della Billboard 200, la classifica relativa ai dischi più popolari negli Usa. I Maneskin sono tra i favoriti alla vittoria, insieme alla femcee statunitense Latto e alla cantante brasiliana Anitta. Il premio come “Best New Artist” è uno dei principali riconoscimenti assegnati ai Grammy. Da Adele a Olivia Rodrigo, che trionfò l’anno scorso, passando per Macklemore & Ryan Lewis, Sam Smith, Meghan Trainor, Dua Lipa, Billie Eilish e Megan Thee Stallion, solo per citare alcuni dei vincitori degli ultimi anni: è difficile che l’artista al quale viene consegnata la statuetta tradisca poi le altissime aspettative.



La lunga maratona dei Grammy Awards sarà trasmessa in diretta dall’emittente statunitense CBS e andrà in onda anche su Paramount+ , la piattaforma di streaming che ha debuttato in Italia lo scorso settembre. A presentare l’evento sarà il 38enne conduttore, attore e comico sudafricano Trevor Noah . Tra i performer già annunciati ci sono Bad Bunny, Brandi Carlile, Lizzo, Luke Combs , la coppia dei record  composta da Sam Smith e Kim Petras , la rinata Mary J. Blige , Steve Lacy e Harry Styles , ma molte sorprese potrebbero essere annunciate da qui a domenica sera. Nel pre-show, che a differenza della cerimonia potrà essere seguito in streaming sul sito ufficiale dei Grammy, si esibiranno invece Carlos Vives, Anoushka Shankar (figlia del leggendario Ravi, il maestro di sitar di George Harrison), Arooj Aftab, Madison Cunningham, Samara Joy, The Blind Boys of Alabama e La Santa Cecilia.

A guidare la classifica delle nomination è Beyoncé : la diva pop statunitense, tornata sulle scene la scorsa estate con il nuovo album “Reinassance”, il primo in sei anni,
ha conquistato la bellezza di nove candidature . Alle sue spalle ci sono Kendrick Lamar , con otto nomination, seguito da Adele e Brandi Carlile , entrambe con sette candidature. Occhio, però: aver fatto incetta di candidature non significa essere i vincitori annunciati dei Grammy. L’anno scorso Justin Bieber nonostante le otto candidature uscì dall’evento a mani vuote. Doja Cat e H.E.R., che come l’ex teen idol canadese aveva ottenuto alla vigilia otto nomination, dovettero entrambe accontentarsi di un solo premio. A trionfare, alla fine, fu Jon Batiste. Sebbene il suo nome fosse meno altisonante, per il pubblico mainstream, rispetto a quelli degli altri favoriti, dallo stesso Justin Bieber a Billie Eilish, passando per Olivia Rodrigo, Tony Bennett e Lady Gaga, Lil Nas X, Kanye West e Doja Cat, il 35enne musicista statunitense – icona della black music a stelle e strisce contemporanea – riuscì a vincere cinque statuette in tutto, compresa quella, ambitissima, come “Album of the Year” con il suo “We are”, battendo i campioni delle classifiche davanti a 9,59 milioni di spettatori.


Quest’anno a contendersi il premio per l’ album dell’anno saranno i redivivi ABBA con “Voyage”, Adele con “30”, l’ambasciatore del latin pop nel mondo Bad Bunny con “Un verano sin ti”, la stessa Beyoncé con il suo “Renaissance”, Mary J. Blige con “Good morning gorgeous”, Brandi Carlile con “In these silent days”, i Coldplay con “Music of the spheres”, Kendrick Lamar con l’acclamatissimo “Mr. Morale & the Big Steppers”, Lizzo con “Special” e il principino del pop contemporaneo Harry Styles con “Harry’s House”. Gli scommettitori americani danno per favoritissima Beyoncé , nonostante all’indomani della sua uscita “Renaissance” abbia causato alla popstar non pochi problemi su tematiche alle quali l’opinione pubblica statunitense presta sempre più attenzione . L’avvocatessa Hannah Diviney, persona con disabilità e scrittrice impegnata sul fronte dei diritti civili, dopo l’uscita dell’ideale successore di “Lemonade” ha sollevato un caso sulla presenza in “Heated” – una delle canzoni del disco – del termine “spaz” , che nella lingua parlata significa “scatenarsi” ma che è anche l’abbreviazione di “spastico”: “Uno schiaffo in faccia alla comunità dei disabili”, ha twittato la Diviney, che precedentemente se l’era presa per lo stesso motivo anche con Lizzo, costringendo Bey a modificare il brano sulle piattaforme rimuovendo la parola dal testo. Meno quotata la vittoria di
Adele con “30”, tant’è che secondo i tabloid britannici e americani la voce di “Someone like you” avrebbe pure pensato di non presentarsi a Los Angeles, boicottando i premi. Adele si è esposta per smentire le voci : “Chi dice che non andrò ai Grammy? Chiunque abbia messo in giro quella voce è una testa di cazzo , perché io andrò ai Grammy. Non mi perderei mai i Grammy. Non mancherei mai di rispetto ai Grammy o ad altri artisti e chiunque abbia dato via a questa storiella deve andarsi a fare un giro”, ha polemizzato dal palco di uno dei concerti della sua lunga residency al Caesars Palace di Las Vegas.


Sebbene non sia la favorita per il premio “Album of the Year”, Adele è d’altronde la principale candidata per uno degli altri premi più importanti dei Grammy, quello come “Record of the Year” (registrazione dell’anno): con “Easy on me” la cantautrice britannica ha buone probabilità, secondo gli scommettitori, di battere – tra le altre – “As it was” di Harry Styles, “Break my soul” di Beyoncé e “About damn time” di Lizzo. E con la stessa “Easy on me” Adele può puntare ad aggiudicarsi anche il premio come “
Song of the Year ” (canzone dell’anno), stando ben attenta però a non farsi fregare da Taylor Swift e la sua “All too well”, tra le altre.

Nelle categorie legate al rock, non è escluso che i votanti decidano di assegnare un premio postumo a Jeff Beck , candidato insieme a Ozzy Osbourne come “Best Rock Performance” con “Patient number 9”, la collaborazione contenuta nell’ultimo album, dal titolo omonimo, dell’ex Black Sabbath. La coppia è candidata anche nella categoria “ Best Rock Song ” insieme a – tra gli altri – i Red Hot Chili Peppers con “Black summer”. I Muse proveranno a portarsi a casa il premio come " Best Metal Performance " con “Kill or be killed”, contro “Call me little sunshine” dei Ghost, “We’ll be back” dei Magadeth, “Degradation rules” dello stesso Ozzy Osbourne con Tony Iommi, “Blackout” dei Turnstile. Per il premio come “ Best Rock Album ” se la vedranno invece i Black Keys con “Dropout boogie”, Elvis Costello & The Imposters con “The boy named if”, gli IDLES con “Crawler”, Machine Gun Kelly con “Mainstream sellout”, ancora Ozzy Osbourne con “Patient number 9” e gli Spoon con “Lucifer on the sofa”.


Piccola curiosità: al di là dei verdetti che arriveranno domenica sera, Beyoncé può ritenersi già soddisfatta. Con le nove nomination ottenute quest’anno ha raggiunto suo marito Jay-Z a quota 88 candidature ottenute ai Grammy Awards nel corso della sua carriera: mai nessuno come loro.
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