Rosa Chemical, Sanremo 2023 o Eurovision?

Fu uno dei momenti più surreali del Festival dell'anno scorso: nella serata dei duetti, Tananai si presentò assieme a Rosa Chemical per una audace (e un po' sgangherata) versione di “A far l’amore comincia tu” di Raffaella Carrà. Non servì a Tananai ad evitare l'ultimo posto in classifica, ma servì a Rosa Chemical per presentarsi al pubblico sanremese: come spesso è successo negli ultimi anni, un passaggio nella serata dei duetti ha anticipato una partecipazione in gara l'anno successivo. Così ecco Rosa Chemical tra i big, fortemente voluto da Amadeus, che gli ha chiesto diverse canzoni, fino ad arrivare a "Made in Italy": "L'ho scelta perché tra quelle che ho fatto e la più italiana. In realtà ne avevo mandate altre due, ma mi hanno chiesto di essere più Rosa Chemical, di dare la mia essenza e con elementi musicali di conseguenza", racconta a Rockol
La canzone è il camp di quest'anno sul palco dell'Ariston, che rischia di essere più simile ad Eurovision: ritmi latini e hyper-pop che cita Vasco e Celentano e racconta la libertà di amare: "Se metterò il rossetto in ufficio lunedì/Da due passiamo a tre/Più siamo e meglio è/ci dicono di no/ e adesso ci lascia fare il sesso (made in Italy")
Per rimanere in tema di amore libero, nella serata dei duetti canterà "America" di Gianna Nannini con Rose Villain.
Manuel Franco Rocati è il vero nome dell’ex trapper, che si è ribattezzato con un omaggio alla madre Rosa e ai My Chemical Romance. "Essere ospite ed essere in gara sono due cose diverse, la pressione è molto più grande", spiega. E di pressione sul futuro post-festival non ne vuole mettere. "In questo anno ho lavorato tutto sul mio io, sulla mia musica, sulla direzione che volevo prende Però non so se pubblicherò subito un disco - vedo che tutti si sono affrettati a farlo ed è giusto così se si ha la musica pronta. Spero invece di fare un po' di concerti".