Dave Rowntree: "Non si può produrre la chimica dei Blur"
Il batterista dei Blur Dave Rowntree ha parlato della band con il quotidiano britannico Daily Star, dopo che il gruppo nei giorni scorsi ha annunciato per il prossimo luglio un paio di concerti di reunion, i primi in sette anni, allo stadio di Wembley a Londra e al Beauregard Festival di Hérouville-Saint-Clair, in Francia.
Rowntree ha riflettuto sulla duratura storia musicale del gruppo capitanato da Damon Albarn e crede che il loro successo sia da attribuire sia al talento del bassista Alex James che a quello del chitarrista Graham Coxon, e soprattutto alla chimica che intercorre tra loro quattro.
Questo il pensiero dell'uomo di piatti e tamburi sul successo dei Blur: “Al punto numero uno ci sono le canzoni. Il numero due è che la gente non ha ancora capito come Graham ottenga quel suono con la chitarra, e finché non lo comprende siamo all'avanguardia. In definitiva, l'elemento vitale è la chimica. Io, Damon e Graham abbiamo militato in varie band prima dei Blur, ma siamo migliorati molto quando Alex si è unito a noi, fin dalla prima sessione di prova, sei mesi più tardi abbiamo firmato un contratto. Non puoi produrre la chimica. Fondamentalmente, la musica è un affare tra persone, non un business della musica.”
Al di fuori dei Blur, Dave Rowntree ha firmato un contratto discografico con la Cooking Vinyl e pubblicherà il suo album d'esordio solista, "Radio Songs", il prossimo 20 gennaio. "Sono cresciuto in una famiglia un po' insolita in cui, invece di andare a giocare a calcio, io e mio padre costruivamo delle radio insieme. Il mio album, “Radio Songs”, è ispirato dal mio rapporto con la radio e molte delle cose che contiene provengono dalle registrazioni che ho fatto dei rumori tra le stazioni radio.”