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Il disco del giorno: The Meters, "Uptown Rulers!"

Consigliato e raccontato da Carlo Boccadoro
Il disco del giorno: The Meters, "Uptown Rulers!"

The Meters
Uptown Rulers! (Cd Rhino R2 70376)

Per celebrare l’uscita del loro album "Venus and Mars" nel 1975, Paul e Linda McCartney organizzarono uno spettacolare party a bordo della Queen Mary, transatlantico un tempo destinato a crociere della nobiltà anglosassone e successivamente trasformato in attrazione turistica, ancorato al porto di Long Beach vicino a Los Angeles.
A bordo, oltre a centinaia di invitati, McCartney convocò diversi musicisti provenienti da New Orleans, dove il suo disco era stato registrato. Sul palco allestito per l’occasione sfilò per primo Professor Longhair, maestro del pianoforte, seguito successivamente dal gruppo più funky che sia mai apparso nella storia di New Orleans, i Meters.

Leo Nocentelli (chitarra), George Porter (basso) e Zigaboo Modeliste (batteria) sono tra le più trascinanti sezioni ritmiche di tutti i tempi, in grado di cucinare bollenti grooves in cui si uniscono jazz, funk, soul in maniera unica, bisogna ascoltarli per crederci. Sopra questa inarrestabile macchina ritmica le tastiere di Art Neville e la voce di suo fratello Cyril spaziano a tutto campo tra successi come "Cissy Strut", "Hey Pocky A-Way", "Fire on the Bayou", "Africa" e rivisitazioni di brani altrui come "It’s Your Thing" degli Isley Brothers e "Love the One You’re With" di Stephen Stills.

Anche se la qualità di registrazione non è particolarmente definita o brillante, la potenza scatenata dai Meters in concerto riesce comunque a trasmettersi grazie alla capacità dei musicisti di realizzare un assieme strumentale compatto, che come un proiettile raggiunge subito il bersaglio, ovvero far divertire tutti gli spettatori presenti (a cui viene da pensare con un po’ di invidia).

Il talento dei Meters si è sviluppato sotto l’ala protettrice del guru Allen Toussaint, protagonista della scena di New Orleans, che ha insegnato loro l’arte dell’essenzialità messa al servizio dell’energia ritmica.
Ogni tanto anche loro si concedono una pausa, riuscendo a rendere interessante e ricco di feeling anche un brano mediocre come "Make It with You" dei Bread (dove appare fugace anche una citazione del classico jazz "Moody’s Mood"); giusto il tempo di riprendere fiato e si riparte a mille con "Rocking Pneumonia and the Boogie-Woogie Flu" e "Mardi Gras Mambo" che porta alla conclusione il disco ma non certamente la festa, conclusasi solo il mattino dopo in un tripudio di fuochi artificiali.
 

Carlo Boccadoro, compositore e direttore d’orchestra, è nato a Macerata nel 1963. Vive e lavora a Milano. Collabora con solisti e orchestre in diverse parti del mondo. E’ autore di numerosi libri di argomento musicale.

Questo testo è tratto da "Lunario della musica: Un disco per ogni giorno dell'anno" pubblicato da Einaudi, per gentile concessione dell'autore e dell'editore.

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