Eugene Hütz: “I Pink Floyd hanno davvero aiutato l’Ucraina”
Reduci da una serie di concerti in Italia, i Gogol Bordello hanno annunciato l’uscita del loro nuovo album “Solidaritine”, in arrivo il 16 settembre prossimo a distanza di cinque anni dal precedente “Seekers and finders”. In vista del nuovo progetto della band, il frontman di origine ucraina Eugene Hütz ha rilasciato una nuova intervista a “Louder Sound” durante la quale ha parlato del ritorno sulle scene discografiche del gruppo, del conflitto in corso in Ucraina e del singolo benefico dei Pink Floyd “Hey hey rise up”.
A proposito del nuovo album dei Gogol Bordello, che includerà 13 tracce, tra cui i contributi del poeta ucraino candidato al Premio Nobel Serhiy Zhadan e della band electro-folk ucraina Kazka per il singolo “Forces of victory”, e i brani già disponibili “Focus coin” e “Take only what you can carry”, Hütz ha fatto sapere: “La nostra musica è sempre stata incentrata sulla perseveranza. Il rock'n'roll arriva da un luogo reale. Prendi un gruppo di persone che da immigrati hanno subito traumi e spostamenti. Loro fanno musica, ottengono successo insieme, diventano più barocchi e sperimentali e vivono alcuni anni di relativa calma. Poi, all’improvviso, l'umanità incontra questi problemi come la pandemia e la guerra. Questo è il momento in cui il rock'n'roll è più necessario e per cui diamo il meglio”.
Nel corso della chiacchierata Evgenij Aleksandrovič Nikolaev-Simonov, questo il nome all’anagrafe del 49enne musicista, ha anche riflettuto sulla guerra in Ucraina, dove è nato e cresciuto prima di spostarsi in altre parti paesi, e ha affermato: “È molto più di una cosa politica. Per troppo tempo, il popolo ucraino ha lottato per scegliere il proprio destino. Ha dovuto combattere per la sua sicurezza moltissime volte. Ora sta combattendo per la vita delle persone”.
Per questo motivo Eugene Hütz, che recentemente si è esposto ancora più che in passato riguardo il conflitto con eventi e raccolte fondi, ha anche riflettuto so cosa ha significato il singolo pubblicato a scopo benifico lo scorso aprile dai Pink Floyd in supporto al popolo ucraino. Alla domanda se, secondo lui, “il mondo esterno sta facendo abbastanza per aiutare l’Ucraina”, il frontman dei Gogol Bordello ha spiegato:
“Sì e no. La solidarietà arrivata è commovente. Ogni sera, quando suoniamo in concerto, il senso di solidarietà mi carica. Culturalmente parlando, il singolo dei Pink Floyd “Hey hey rise up” con Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox ha davvero aiutato. Ma allo stesso tempo, le cose avrebbero potuto essere fatte molto più velocemente. Quel ritardo è molto angosciante. Se solo il mondo non avesse nascosto sotto il tappeto l'intero conflitto con la Russia quando si è intensificato otto anni fa, questo si sarebbe potuto evitare".