Liam Gallagher, il sopravvissuto

“Boy, you gonna carry that weight / carry that weight a long time”, cantavano i Beatles alla fine di “Abbey Road” e della loro storia come gruppo, un’eredità gigantesca con la quale i quattro, vicini allo scioglimento, sapevano già di doversi confrontare a vita. Cambia la band, cambia l’eredità (non meno importante di quella del quartetto di Liverpool), ma resta il messaggio. A farlo suo – in un modo o nell’altro – esattamente quarant’anni dopo, è Liam Gallagher, fresco della pubblicazione del nuovo album solista e pronto al ritorno in Italia: sarà al Lucca Summer Festival (qui le info sui biglietti)
Nel momento in cui nel backstage del Rock en Seine di Parigi, nell’agosto del 2009, si consuma violentemente la fine del gruppo simbolo del Brit Pop, quello che ha riportato la musica britannica ai fasti gloriosi degli stessi Beatles, il ragazzone cresciuto a Burnage – Manchester – si ritrova costretto a costruirsi una carriera ripartendo sì da zero, ma con un fardello importante sulle spalle: gli Oasis. Che deve portare in cima alla montagna che si appresta a scalare da solo, senza suo fratello Noel, che delle canzoni che hanno reso Liam un divo del rock degli anni a cavallo tra i ‘90 e i 2000, fu peraltro autore.
Liam ha fatto pace con il passato
Tredici anni dopo, Liam Gallagher continua a scalare quella montagna con quel fardello sulle spalle, ma lo fa con un sorriso sul volto. Più volte co-protagonista, negli ultimi anni, di vere e proprie risse digitali a distanza con il fratello Noel, tra dichiarazioni al vetriolo, tweet, minacce e quant’altro, a 49 anni il cantante sembra aver fatto finalmente pace con il suo passato. E con il mondo. Lo ha raccontato senza giri di parole anche nel suo ultimo album, “C’mon you know”, che ha in parte spiazzato: se non altro perché il rocker incazzoso di qualche anno fa ha messo finalmente da parte la rabbia e il livore per guardare la vita con occhi diversi. Quelli della maturità.
Gli slogan del nuovo album "C'mon you know"
“I’ll admit that I was angry for too long”, “Ammetto che sono stato arrabbiato per troppo tempo”, canta Liam nel brano che apre l’album, “More power”, con un coro di voci bianche che ricorda non poco “You can’t always get what you want” dei Rolling Stones. Il suo riscatto personale parte da quella canzone, che non manca nella scaletta del tour internazionale legato a “C’mon you know”: “So let’s start living, be thankful and give in / we’re only here for a short while”, canta nel brano che dà il titolo al disco. Che è una vera e propria ode alla vita: la nostra esistenza così è unica e breve che non vale la pena farsi venire il sangue amaro per un nonnulla, canta Liam.
Il ritorno
Il concerto al Lucca Summer Festival è particolarmente atteso: segnerà il ritorno dell’ex Oasis su un palco italiano a distanza di oltre due anni dai suoi ultimi show nella Penisola. Era il febbraio del 2020: la voce di “Live forever” fu una delle ultime star del pop e rock – internazionale, ma non solo – ad esibirsi nei palasport, quello di Roma e il Forum di Assago, prima del lungo stop legato alla pandemia: nessuno poteva immaginare che di lì a poco le nostre vite sarebbero state completamente stravolte da una pandemia mondiale. Da “Hello”, “Rock’n’roll star” e “Morning glory” degli Oasis ai pezzi tratti dai suoi dischi da solista dopo l’esperienza dei Beady Eye, “As you were”, “Why me? Why not.” e lo stesso “C’mon you know”, sul palco Liam racconterà la sua storia. Non può prescindere da quella degli Oasis, lo ha imparato già da tempo: “Wonderwall”, “Live forever” e “Champagne supernova” sono tra le gemme che appesantiscono quel fardello che il cantante ancora oggi porta sulle spalle. E pazienza se suo fratello continua a non voler sentir parlare di lui: “My brother don’t like me, he’s said it before”, canta Liam in “Wave”, che chiude “C’mon you know”. L’importante è essere sopravvissuti.