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La band che salvò la vita a Anthony Kiedis

Il frontman dei Red Hot Chili Peppers nei momenti difficili trovava conforto nella voce di Mama Cass

Il frontman dei Red Hot Chili Peppers Anthony Kiedis non ha mai avuto grossi problemi a parlare dei suoi trascorsi avuti con la tossicodipendenza che l'hanno portato più di una volta sull'orlo del baratro. La dimestichezza con le sostanze alteranti l'ha avuta sin da quando era adolescente. Il giovane Anthony infatti viveva con il padre, John Michael Kiedis, che si era trasferito a Los Angeles per tentare di diventare una stella del cinema, però i contatti con il dorato mondo di Hollywood non li ebbe in veste di attore bensì in qualità di spacciatore per le star cinematografiche e musicali.

Tra i clienti del padre che abitualmente frequentavano casa sua si possono citare alcuni big della musica come il batterista degli Who Keith Moon, mentre Sonny Bono era il suo padrino e la sua ex moglie Cher è capitato che gli facesse da babysitter. Nel 2011, parlando con Interview Magazine della sua disordinata adolescenza ricordò: "Non ho mai pensato al concetto dell'essere una rock star, stare con persone del genere mi sembrava solo una cosa normale di tutti i giorni. Quello era solo l'ambiente in cui sono cresciuto. Penso che il concetto di rockstar si sia trasformato in qualcosa di superficiale e privo di significato. Non credo davvero più in quel concetto, 'Oh, sei una rock star, dunque puoi vivere nell'eccesso' o cose del genere. Probabilmente non c'è più stata una vera rock star dalla fine degli anni '70".

L'essere cresciuto avendo familiarità con le sostanze stupefacenti ha causato a Kiedis parecchi problemi. Durante le prime fasi della sua carriera, ci sono stati dei periodi in cui la droga per Kiedis era davvero tutto, tanto che venne quasi espulso dai Red Hot Chili Peppers poiché era totalmente fuori controllo.

Curiosamente nei suoi periodi più bui c'era una band che gli procurava conforto e gli infondeva il coraggio per andare avanti quando tutto era nero intorno a lui e il futuro appariva qualcosa di molto lontano. La cosa potrà essere molto sorprendente, ma il gruppo che forniva a Anthony Kiedis la forza e la serenità necessaria a tirare avanti erano i Mamas and Papas, un gruppo vocale composto da John Phillips, Michelle Phillips, Denny Doherty e Cass Elliot che annovera tra i suoi più grandi successi la immortale “California dreamin'”.



In una intervista del 2002 con il magazine Rolling Stone rivelò: "Adoro i Mamas and Papas, e forse, inconsciamente, sono ispirato da loro, specialmente da Mama Cass. Ci sono stati momenti in cui sono stato molto giù e il suono della sua voce mi ha dato una ragione per andare avanti."

Fortunatamente Kiedis, ora 59enne, ha superato da tempo i suoi problemi con le dipendenze. La sua band, i Red Hot Chili Peppers, è più che mai sulla cresta dell'onda, proprio oggi ha pubblicato, “Unlimited love” (leggi qui la recensione), il suo dodicesimo album di studio che supporterà anche dal vivo in concerto e una data del suo tour, quella del 18 giugno alla Visarno Arena di Firenze, farà visita alla nostra penisola.

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