Rockol30

Michelangelo, la mano dietro il successo di “Brividi”

Il produttore della canzone da record di Mahmood e Blanco ha come modello Battisti e Mogol.
Michelangelo, la mano dietro il successo di “Brividi”

Dietro il successo di “Brividi”, c’è anche un altro nome: Michelangelo, produttore e coautore della canzone da record con cui Mahmood e Blanco hanno vinto il Festival di Sanremo e con cui si apprestano a calcare il palco dell’Eurovision. Durante le esibizioni all’Ariston, Michelangelo è salito sul palco anche per accompagnare i due artisti al pianoforte, strumento da cui è nata la melodia del pezzo. Michelangelo è il nome d’arte di Michele Zocca, nato a Cremona nel 1994. Appassionato di musica sin dalla giovane età, Michele si è iscritto al Conservatorio di Parma dopo aver conseguito il diploma alle scuole superiori. Gli studi accademici della musica, tuttavia, non fanno per lui e per questo decide di passare all’autoproduzione e al mixing da autodidatta. Michelangelo e Blanco iniziano a collaborare oltre tre anni fa, uniti dalla passione comune per la musica e da una profonda amicizia. Si incontrano per la prima volta in uno studio a Milano.

Zocca ha curato quasi per intero il primo album di Blanco, “Blu Celeste”. Ecco come si definisce in un’intervista che ha concesso a Repubblica: "I ragazzi hanno detto: "È come il difensore in una squadra, non fa gol ma difende la porta per farti vincere. Ha fatto tutto il lavoro sporco, è stato in piedi tutte le notti". Mi ci ritrovo. Però nelle partite a calcetto con gli amici, il solo passatempo che ho, sono attaccante di fascia". Ma come è arrivato alla musica? "In quinta elementare prendendo lezioni di batteria, che poi praticavo a casa dei nonni, sante persone. Quindi la chitarra elettrica alle medie – ricorda nell’intervista al quotidiano - aggiungere le note al ritmo mi ha fatto nascere la passione di capire la musica. Ho fatto il Conservatorio a Parma, ma solo un anno, poi ho mollato perché iniziava ad arrivare lavoro. Proprio allora ho conosciuto Blanco".

Su Blanco il produttore, che sottolinea di avere fra i suoi modelli Battisti-Mogol, racconta: “Mi hanno colpito subito la libertà di fare musica e il timbro vocale. Certo, aveva troppo pudore a raccontare il suo mondo interiore. Invece le canzoni più sono sincere più colpiscono: mostrare le proprie debolezze può renderti forte. Ogni settimana ci ritrovavamo a scrivere senza uno scopo, anche solo per divertirci. A volte tiravamo così tardi che si fermava a dormire da me".

La fotografia dell'articolo è pubblicata non integralmente. Link all'immagine originale

© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Policy uso immagini

Rockol

  • Utilizza solo immagini e fotografie rese disponibili a fini promozionali (“for press use”) da case discografiche, agenti di artisti e uffici stampa.
  • Usa le immagini per finalità di critica ed esercizio del diritto di cronaca, in modalità degradata conforme alle prescrizioni della legge sul diritto d'autore, utilizzate ad esclusivo corredo dei propri contenuti informativi.
  • Accetta solo fotografie non esclusive, destinate a utilizzo su testate e, in generale, quelle libere da diritti.
  • Pubblica immagini fotografiche dal vivo concesse in utilizzo da fotografi dei quali viene riportato il copyright.
  • È disponibile a corrispondere all'avente diritto un equo compenso in caso di pubblicazione di fotografie il cui autore sia, all'atto della pubblicazione, ignoto.

Segnalazioni

Vogliate segnalarci immediatamente la eventuali presenza di immagini non rientranti nelle fattispecie di cui sopra, per una nostra rapida valutazione e, ove confermato l’improprio utilizzo, per una immediata rimozione.