La prima canzone “dichiaratamente politica” dei Fontaines D.C.
Un giro di chitarra grezzo che ricorda l’incipit di “Come as you are” dei Nirvana, l’eco del suono metallico delle corde e la voce di Grian Chatten che si inserisce con tono sommesso ma intensità per interpretare i primi versi della canzone: “I love you, I love you, I told you I do / It’s all I’ve ever felt, I’ve never felt so well”. Così si apre “I love you”, il nuovo singolo dei Fontaines D.C., una delle band rivelazioni degli ultimi anni pronta a confermare nuovamente il proprio valore con il suo terzo album in studio, "Skinty Fia”, in uscita il prossimo 22 aprile.
Il brano, pubblicato oggi 17 febbraio, è la seconda anticipazione dopo “Jackie down the line” del nuovo disco della formazione irlandese, in arrivo a quasi due anni di distanza dal precedente “A hero's death” e a tre dal disco d’esordio “Dogrel”. Come spiegato dal cantante del gruppo presentando “I love you”, mentre il titolo potrebbe suggerire di essere di fronte a un pezzo d’amore, si tratta della “prima canzone dichiaratamente politica” dei Fontaines D.C..
La prima canzone “dichiaratamente politica” dei Fontaines D.C.
Scritta dal punto di vista di un irlandese all’estero, il singolo si apre quindi ad atmosfere post punk melanconiche per sostenere la visceralità e l’intensità del testo tipiche della band. Come un lamento per l’Irlanda più che come un dito medio diretto al governo o a qualsiasi altro potere, “I love you” descrive il senso di colpa di un festaiolo che, nonostante il successo personale e un certo tipo di orgoglio culturale, si ritrova a metabolizzare delusione e rabbia per il clima politico e le atrocità storiche del suo paese, tra cui gli orrori e le brutalità verificatisi nella casa per madre e figlii di Bon Secours, situata a Tuam, nella contea di Galway. “But this island’s run by sharks with children’s bones stuck in their jaws”, recita un passaggio del brano.
Spiritualità, senso di colpa e orgoglio
A proposito di “I love you”, accompagnato dal video -riportato più sopra - diretto da Sam Taylor e ambientato all'interno di una chiesa illuminata dalle sole candele, Grian Chatten ha raccontato all’edizione statunitense di “Rolling Stone”: “Porta il titolo più ordinario di sempre. Volevo scrivere una canzone intitolata ‘I love you’ perché ho pensato che potesse essere una sfida interessante per me scrivere una canzone su un argomento così cliché e cercare di renderlo interessante e mio, unico”.
Parlando sempre del nuovo singolo, in cui si intrecciano spiritualità, senso di colpa e orgoglio per essere un irlandese, il cantante dei Fontaines D.C. ha aggiunto:
“Si è poi rivelata essere un'altra canzone sull'Irlanda, ovviamente. Ho la sensazione come se fosse divisa in due parti. Spiritualmente, ci sono due parti. Sono in una posizione per cui ho costruito una sorta di carriera cercando di connettermi con il paese da cui provengo per presentarne ed esprimerne la cultura e, così facendo, capirlo a mia volta da solo e aiutare gli altri a comprenderlo. Questo è quello che penso di fare”.
Chatten ha continuato: "Mi sono trasferito e andato via da quel paese. Ora vivo in un paese che è responsabile di gran parte del caos nel paese da cui vengo, che ancora guarda dall'alto in basso quel paese. Mi sento in colpa per essere andato via. Mi sento come se, per certi versi, avessi abbandonato l'Irlanda. Non che non possa sopravvivere bene senza di me, ma mi sento come se avessi preso da esso tutta questa merda in modo creativo, e poi me ne fossi andato. Ho questo strano tipo di senso di colpa per la mia partenza dall’Irlanda".
"Skinty Fia”
I Fontaines D.C. hanno annunciato l'uscita della loro terza prova sulla lunga distanza, "Skinty Fia", lo scorso mese di gennaio insieme alla pubblicazione del primo singolo estratto dal disco, “Jackie down the line”. Il brano, accompagnato da un video diretto da Hugh Mulhern e interpretato dall’artista, MC, ballerino e coreografo Blackhaine, è stato poi presentato live dal gruppo "The Tonight Show Starring Jimmy Fallon".
"Skinty Fia" è una frase irlandese che può essere tradotta come "la dannazione del cervo" e la copertina dell'album presenta appunto un cervo, strappato dal suo habitat naturale e inserito in una casa, illuminato da una luce rossa artificiale. Il cervo gigante irlandese è una specie estinta e i pensieri della band sull'identità irlandese sono al centro dell’album. Mentre "Dogrel" era disseminato di istantanee dei personaggi di Dublino, e "A hero's death" ha documentato lo sconvolgimento e la disconnessione che la band ha provato mentre viaggiava per il mondo in tour, in "Skinty Fia" i Fontaines D.C. si rivolgono alla loro irlandesità da lontano, mentre ricostruiscono le loro vite altrove. Per una band la cui città natale scorre nelle loro vene - "D.C." sta per "Dublin City" - l'album li vede cercare di risolvere il bisogno di ampliare i propri orizzonti con l'affetto che ancora provano per la terra e le persone che si sono lasciati alle spalle.
Dopo aver presentato per la prima volta in Italia l’album “A hero’s death” al Barezzi Festival di Parma lo scorso novembre (qui il racconto del concerto), i Fontaines D.C. poteranno nuovamente la loro musica nel nostro Paese in occasione del live in programma il prossimo 23 marzo ai Magazzini Generali di Milano.
Ecco la tracklist e la copertina di "Skinty Fia":
1. In ár gCroíthe go deo
2. Big Shot
3. How Cold Love Is
4. Jackie Down The Line
5. Bloomsday
6. Roman Holiday
7. The Couple Across The Way
8. Skinty Fia
9. I Love You
10. Nabokov
