Calabria, saltano le norme anti-Covid al concerto di Gué Pequeno: live fermato e locale sanzionato

Lo show che il già elemento dei Club Dogo Gué Pequeno ha tenuto lo scorso 19 agosto presso il Cool Bay Resort di Gizzeria, in provincia di Catanzaro, è stato sospeso in seguito a un’ispezione dei Carabinieri della compagnia di Lamezia Terme: secondo quanto riferito da diverse testate locali - tra le quali il Quotidiano del Sud e LaCNews24, che ha postato anche un video di uno dei momenti della serata - i militari, giunti sul posto, hanno rilevato la non osservanza delle norme anti-Covid in merito di eventi pubblici, come l’obbligo di posto a sedere, di distanziamento e di utilizzo dei dispositivi di protezioni individuale. Davanti a un pubblico - che per buona parte non indossava la mascherina - accalcato a ballare davanti al palco, ai Carabinieri non è rimasto che interrompere il concerto e sanzionare i gestori del locale, ai quali è stata imposta la chiusura dell’esercizio per cinque giorni.
Dal canto suo, Cosimo Fini - questo il nome del rapper all’anagrafe - non ha esplicitamente commentato quanto successo: sul suo profilo Instagram ufficiale, nelle orme successive all’accaduto, il già sodale di Jake la Furia e Don Joe si è limitato a pubblicare un post dove alle parole “Green Pass” è associata una banconota.
Il problema del rispetto delle norme anti-Covid agli spettacoli di musica dal vivo - specie, come già rilevato da Rockol, in discoteche, stabilimenti balneari e, in genere, a spazi non abitualmente adibiti ai live show - è diventato di stringente attualità dopo il concerto gratuito tenuto da Salmo lo scorso 13 agosto a Olbia, in occasione del quale si sono radunate liberamente - cioè senza alcun controllo delle procedure di sicurezza - sul lungomare della città sarda circa 4000 persone. Sugli eventi musicali organizzati ignorando le regole disposte dal Ministero della Salute per il contenimento del contagio da SarS-Cov-2 è intervenuto, oggi, sabato 21 agosto, Cesare Cremonini, che in un corsivo pubblicato dal Corriere della Sera, ha fatto appello all'intera filiera del live tricolore perché venga sensibilizzata sull'importanza della vaccinazione la fascia di pubblico più giovane: "In Italia, dove chi segue le regole passa a volte per eroe, le produzioni musicali fanno fatica anche a mettere insieme una band al completo per i pochi incassi permessi dal protocollo (50 o 25 per cento della capienza in meno, seduti e distanziati, muniti però di green pass) mentre si organizzano nell’ombra rave della durata di un festival o concerti semi abusivi privi di controllo sanitario", ha scritto l'ex Lunapop.
Una situazione del genere è stata gestita con polso decisamente fermo, lo scorso 16 agosto, dal sindaco di Cerveteri Alessio Pascucci in occasione della data di Manu Chao presso l’Etruria Eco Festival, nella cittadina laziale: di fronte alle intemperanze del pubblico, che durante l’esibizione dell’ex Mano Negra ha lasciato i propri posti per ballare sotto il palco, il primo cittadino ha minacciato l’interruzione dello show in caso di mancato rientro nei ranghi da parte della platea.
Il pubblico, tornato ai propri posti, ha permesso la regolare conclusione dell'evento.