Pete Best compie 79 anni: "Io e i Beatles"

Compie oggi 79 anni Pete Best, che è stato il batterista dei Beatles dal 15 agosto 1960 al 16 agosto 1962, quando venne sostituito da Ringo Starr - alla vigilia del primo successo del gruppo (nella fotografia che illustra l'articolo, è il primo da sinistra).
Sulla figura - professionale e umana - di Best sono state scritte molte cose, e le ragioni del suo "licenziamento" sono ancora in parte ignote, o comuque non esplicitate. Dopo lunghi anni di (comprensibile) depressione, culminati in un tentativo di suicidio, Best è venuto a patti con il suo passato; aiutato concretamente anche dal fatto che, all'uscita del primo volume dell'"Anthology" beatlesiana, avvenuta nel 1995, l'inclusione di alcuni brani in cui era lui a suonare la batteria gli abbia permesso di ricevere una somma assai sostanziosa (il cui importo non è mai stato definito, ma certamente non è inferiore al milione di sterline).
Nel giorno del suo compleanno, ascoltiamo Pete Best ricordare alcuni momenti della sua esperienza con i Beatles.
"Li ho incontrati nel club gestito da mia mamma Mona, il Casbah. Vennero giù al locale con George Harrison, che già conoscevo. George mi disse: 'a questi miei amici piacerebbe poter suonare qui'. Erano John Lennon e Paul McCartney".
"Amburgo per noi appariva come la pentola d'oro alla fine dell'arcobaleno. Le luci al neon erano come a Broadway in America, o nel West End di Londra. L'atmosfera era fantastica. Nessuno di noi aveva mai suonato prima in un locale come il Kaiserkeller".
"Suonavamo sette o otto ore al giorno, e quell'esperienza è stata essenziale per trasformare il gruppo in una band potente e carismatica, quella che poi avrebbe conquistato il mondo".
"George era tutto preso dalla chitarra, e non a caso era il chitarrista solista. Era sempre attento a migliorarsi, a lavorare sullo strumento, cercando nuovi suoni, nuovi accordi, nuovi riff".
"Anche John era un buon chitarrista solista, benché rispetto a George stesse un passo indietro - ma in parecchie occasioni era lui in primo piano. Però il suo forte erano la voce e la chitarra ritmica".
"All'epoca Paul era una presenza poco valutabile. Sapevamo che sapeva suonare la tromba, il pianoforte e la chitarra. Le sue capacità vennero fuori quando Stu Sutcliffe lasciò i Beatles, e Paul passò al basso".
"Brian Epstein lo conoscevamo perché era il proprietario del negozio di dischi NEMS. Era una persona ordinata, elegante, sempre ben vestita. Parlava a voce bassa, si innervosiva raramente. A noi appariva come un uomo d'affari, e così ci si era presentato. Cercò a lungo di essere considerato 'uno del gruppo', ma rimase sempre un po' un outsider".
"Quel giorno fatidico, nel suo ufficio, Brian mi disse: 'Ho cattive notizie per te. I ragazzi vogliono che tu lasci il gruppo e che entri Ringo. Rimasi senza parole, completamente sconfortato. Ero stato con i Beatles due anni, avevamo appena ottenuto un contratto discografico e stavamo per pubblicare 'Love me do' - e io ero stato fatto fuori.
Ma considero una fortuna averli conosciuti prima che diventassero i Beatles per tutto il mondo".