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Dalla Svezia il prog oscuro dei Pain of Salvation (2 / 2)

La luce in fondo al tunnel

IN THE PASSING LIGHT OF DAY, accolto con toni entusiastici dalla critica, sa di rinascita già dalla copertina, che ci mostra il fisico scolpito di Daniel rimesso in forma grazie a una faticosa riabilitazione. E in effetti le promesse sono mantenute: ritornano le dilatazioni temporali, i controtempi con incedere inesorabile e i chorus dalle potenti melodie che spuntano nei nuovi classici On A Tuesday e Full Throttle Tribe. L’intimità in cui si immerge la lunga e conclusiva The Passing Light Of Day è una lama a doppio taglio da maneggiare con cura e pazienza, che ci dice molto di quello che è l’album più personale mai concepito da Gildenlöw. Uno showdown al contrario, meditativo e dolente, solo a tratti pervaso di aggressività, che mette in musica i pensieri mutevoli di un’esperienza angosciosa. Il ruolo rilevante delle liriche questa volta si impone con più forza sulla musica, che ne sembra quasi assoggettata. Il ritorno a stilemi progressivi è bilanciato dalla produzione – a cura di Daniel Bergstrand (In Flames, Meshuggah, Strapping Young Lad di Devin Townsend), che alleggerisce il proverbiale apparato architettonico della band per adattarsi a un formato più diretto e funzionale, in sintonia con i canoni odierni. Tutto ciò si riflette su Reasons, sulla lasciva sensualità di Tongue Of God e soprattutto nei lenti passaggi ricchi di atmosfera (il requiem If This Is The End, il soul Angels Of Broken Things, l’hard blues The Taming Of A Beast). Proprio alla luce di ciò, uno degli aspetti più interessanti da notare è come si siano reinseriti oggi i Pain of Salvation nella scena attuale, che in passato li ha visti come un punto di riferimento e che negli ultimi anni è stata estremamente dinamica. IN THE PASSING LIGHT OF DAY è un’opera che si aggrappa molto al presente, vicina alla nuova ondata di gruppi prog metal, ad esempio Haken e Leprous, come fosse una rivendicazione d’identità da parte di chi è stato via per troppo tempo. I Pain of Salvation sono cambiati di nuovo, ma questa volta dalle fondamenta: una nuova line up, una nuova prospettiva musicale e nuovi capitoli tutti da scoprire. La partita è ancora aperta.

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