Eva Poles oggi compie gli anni: ecco le sue dieci canzoni preferite di sempre (commentate da lei) (1 / 11)

E' opinione piuttosto comune che la vera consacrazione non sia suggellata dai crismi convenzionali del successo, quando piuttosto dalla parodia e l'imitazione: nel caso di Eva Poles, che pure come frontwoman dei Prozac+ negli anni Novanta calcò il palco nientemeno che degli U2, oltre a far diventare mainstream cioè che (poco) prima era "alt" - allora lo si chiamava così - in termini pop(ular) vale forse più l'imitazione di Marina Massironi a "Mai dire gol" (ricordate la punk coi capelli rosa che irrompeva in studio ripedendo ossessiavamente "acido acida"?) che i traguardi tagliati insieme a Gian Maria Accusani ed Elisabetta Imelio.
Eppure sarebbe ingiusto ingabbiare l'artista pordenonese esclusivamente negli otto anni - e nei cinque album - della band di "Pastiglie": negli anni la Poles ha collaborato con Teho Teardo (nei Pimps) e con il collettivo Rezophonic, fino a intraprendere la carriera solista sia come cantante (a partire dal 2012, con l'album "Duramadre") che come DJ. E proprio contando sulla sua passione per i dischi da ascoltare e far ascoltare abbiamo chiesto a Eva, che oggi compie gli anni (quanti? non è importante...), di regalarci - e regalarsi - la playlist ragionata (e commentata in prima persona) dei brani che maggiormente l'abbiamo influenzata nel corso della sua carriera. Lei ha accettato, e ci ha restituito una manciata di gemme che spaziano dalla new wave della west coast anni Ottanta ai super classici del soul jazz, passando per la folktronica che viene da freddo, il punk e il pop più raffinato. Una sequenza unica e indefinibile, esattamente come lei. Quindi tanti auguri, Eva, e grazie per tutta la musica... (continua)