Whitney Houston: il docu-film "Whitney" svela che da ragazzina venne molestata sessualmente dalla cugina Dee Dee
Nel docu-film “Whitney” sulla vita di Whitney Houston diretto da Kevin MacDonald presentato in anteprima al Festival di Cannes prima della sua uscita, il prossimo 6 luglio, nelle sale cinematografiche statunitensi, si sostiene che l’interprete scomparsa l’11 febbraio 2012 sia stata molestata sessualmente dalla cugina Dee Dee Warwick.
Il film contiene molte interviste a membri della famiglia della Houston e agli amici più intimi. Il fratellastro della cantante, l’ex giocatore di basket Gary Garland-Houston, ha dichiarato che sia lui che Whitney vennero molestati dalla cugina quando erano ragazzini. Tesi avvalorata anche dalla assistente personale di Whitney Mary Jones che ha detto che la Houston le aveva parlato di una donna che la molestava quando era giovane.
Dee Dee Warwick, morta nel 2008 all'età di 63 anni, era la nipote della madre di Whitney Cissy Houston e sorella della cantante Dionne Warwick. Anche Dee Dee era una cantante.
Il regista Kevin MacDonald parlando con Vanity Fair ha detto che analizzando centinaia di ore di filmati privati aveva notato che c’era qualcosa di strano nei modi di fare di Whitney Houston:
"C'era qualcosa di molto disturbato in lei, come se non si sentisse mai a proprio agio nei suoi panni. Sembrava asessuata. Era una donna bellissima, ma non era mai particolarmente sexy. Ho visto e fatto delle riprese con persone che avevano subito abusi sessuali durante l'infanzia e c'era qualcosa nel suo modo di fare che mi ricordava quel tipo di comportamento. Poco dopo averlo pensato, qualcuno mi ha detto di essere stato informato che Whitney era stata vittima di abusi e questo credo sia uno dei motivi principali che stanno dietro la sua auto-tortura."
E quando a Mary Jones venne chiesto perché la Houston non ne avesse mai parlato a sua madre, lei rispose che la cantante provava vergogna:
"Penso che si vergognasse...diceva sempre: 'Mi chiedo se non ho fatto qualcosa per farle pensare (a Dee Dee) di volerla’. Io le dicevo, ‘Basta. Un molestatore è solo un molestatore. Se Cissy lo avesse saputo, avrebbe fatto qualcosa, perché Cissy ama i suoi figli’".